Terremoto: mons. D’Urso (Consulta antiusura), “stiamo studiando una forma di ‘Prestito della Solidarietà per famiglie colpite”

Il presidente della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”, monsignor Alberto D’Urso, nell’esprimere vicinanza e solidarietà alle vittime del terremoto che la notte del 24 agosto si è abbattuto sull’Italia centrale (Umbria, Lazio e Marche) invita i presidenti regionali delle 28 Fondazioni Antiusura in Italia a lavorare in rete con le realtà caritative che già operano nella comunità ecclesiale a fianco alle istituzioni civili, preposte a coordinare i soccorsi.

“Saremo – scrive D’Urso – accanto alle famiglie colpite dal sisma che vorranno certamente riappropriarsi della propria vita. Per evitare la tentazione del ricorso a prestiti usurai da parte di chi non ha più nulla da offrire in garanzia agli Istituti Bancari, la Consulta sta studiando una forma di ‘Prestito della Solidarietà’, che preveda la restituzione di quanto ottenuto dal secondo anno in poi”. Si tratta di un prestito agevolato per evitare che i terremotati, che hanno perso tutto, non hanno garanzie da offrire, possano cadere nella trappola dell’usura.
Secondo la Consulta per esperienza consolidata da oltre un ventennio, a poco servono le moratorie semestrali di tasse e rate di mutui. Il principio ispiratore è quello di consentire a chi ha perso tutto di ritornare alla vita “normale” e solo a partire da questo momento si potrà richiedere il pagamento di quanto dovuto. “Al Governo – conclude D’Urso – la Consulta chiede di superare ogni divisione e di mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare del Paese con una programmazione ventennale e una moratoria senza interessi da tasse e rate per almeno un biennio”.