Terremoto: tanti segni di solidarietà anche dalle parrocchie

Segue diverse strade l’impegno della Chiesa di Rieti in favore dei luoghi colpiti dal sisma. Ci si muove a livello centrale come nelle parrocchie

È grande l’impegno della Chiesa locale di fronte al dramma del terremoto. Per quanto riguarda la struttura centrale, con l’azione sul territorio della Caritas e il sostegno alle aziende offerto dall’Istituto Diocesano Sostentamento Clero.

Ma anche le parrocchie si stanno organizzando per azioni di solidarietà: attraverso le collette, inviando volontari, mettendo a disposizione competenze. Ma non solo: perché, nell’Anno Santo in corso, il sisma ha cambiato il passo del “Giubileo delle feste patronali”, spingendo le comunità a tradurre in immediate azioni di solidarietà lo sguardo di misericordia chiesto da papa Francesco.

Per questo motivo si è deciso, per quest’anno, di cassare i balli, la musica, le luminarie, i fuochi d’artificio che di solito, in tante realtà, si sommano alle devozioni, alle processioni e ai quanto mai necessari momenti di preghiera. Ciò non solo per sobrietà, ma anche per devolvere quanto ogni anno si raccoglie allo scopo in favore di chi ha dovuto fare i conti con un evento terribile e imprevedibile, capace di cambiare nel corso di pochi secondi il senso dell’esistenza dei singoli, delle famiglie, di intere comunità.

Un segno di quella partecipazione, di quella immedesimazione, che il vescovo Domenico ha chiesto a tutta la Chiesa di Rieti nella messa celebrata in Cattedrale alla vigilia delle esequie di quanti sono rimasti sotto le macerie.