Terremoto, raccolti quasi 400mila euro per le vittime del sisma dalla Chiesa di Vicenza

A poco più di un mese dal terremoto del Centro Italia, la diocesi di Vicenza ha tracciato un primo resoconto di quanto raccolto con la colletta che si è tenuta in tutte le parrocchie lo scorso 4 settembre, anticipando di due settimane – per volontà del vescovo, Beniamino Pizziol – quella nazionale del 18 settembre: ad oggi sono stati raccolti 376.358,32 euro, frutto in parte anche di donazioni di privati cittadini alla Caritas. Una somma che la diocesi, attraverso Caritas Vicentina, impiegherà in rete con le altre Chiese del Triveneto. Le Caritas diocesane del Nordest (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli) – si legge in una nota – si sono mobilitate fin da subito e quanto raccolto, sulla scorta di un’esperienza ormai ultradecennale, sarà utilizzato seguendo le indicazioni delle Caritas e delle Chiese interessate dal sisma, in collaborazione con Caritas Italiana. “Il criterio di suddivisione delle risorse, che in occasione di altre calamità come il terremoto in Abruzzo e quello in Emilia Romagna ha dimostrato di dare i frutti migliori – spiega don Enrico Pajarin, direttore di Caritas Vicentina – è quello che prevede di destinare metà delle risorse ad interventi di emergenza e ricostruzione o consolidamento degli edifici, come ad esempio i centri di comunità, le strutture di aggregazione, gli oratori e le scuole; un quarto dei fondi sarà destinato invece a sostegni economici di diversa natura in favore delle famiglie e delle imprese colpite dal terremoto, ad esempio attraverso il microcredito; il restante quarto sarà destinato a supportare le situazioni più fragili, come quelle vissute da persone con disabilità, da anziani e da persone straniere prive di riferimenti sul territorio, tutti soggetti che in questi frangenti risultano ulteriormente affaticati”. Si sta anche valutando come attivare specifici “gemellaggi” e come avviare progetti di ricostruzione e riabilitazione socio-economica.