Terremoto, mons. Pompili: «le seconde case fanno più famiglia, aiutano a mantenere i legami»

«Credo che sia opportuno offrire un ventaglio di possibilità a chi deve decidere dove trascorrere i prossimi mesi. La transumanza delle persone è necessaria visto il rigore del tempo che, a 1000 metri, comincia già ad essere avvertito. I residence possono essere una possibilità, ma le case fanno più famiglia, danno più l’idea di ritrovarsi intorno ai propri legami. Ipotesi per questo da assecondare, facendo leva sulla condivisone sinceramente espressa e manifestata da tanti».

A parlare è il vescovo Domenico, che intervistato da Radio InBlu, raccoglie il buono dell’idea del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha chiesto ai proprietari di seconde case ospitalità per gli sfollati del terremoto del 24 agosto.

«Pensate che bello: ho la seconda casa e la metto a disposizione di chi ne ha bisogno» spiegava il sindaco lanciando un appello «a tutti quelli che hanno la seconda casa che non rientra nel cratere della zona rossa».