Terremoto Haiti: Unione Europea, bilancio degli aiuti a 5 anni dal sisma

Sono passati 5 anni da quando, il 12 gennaio 2010, il terremoto ha lasciato ad Haiti 222.750 morti, migliaia di feriti e un milione e mezzo di persone senza casa. “Oggi sono 85mila le persone che vivono ancora nei campi”, i cosiddetti “sfollati interni”, spiega una nota diffusa dalla Commissione europea. Dopo i soccorsi di emergenza, gli aiuti dell’Ue sono stati destinati alla “riabilitazione di sette aree della capitale”, per consentire alla popolazione di rientrare nelle proprie case, “migliorandone la qualità di vita”, con accesso all’acqua e servizi sanitari. 17 scuole e centri formativi sono stati creati e 370 scuole sono state ristrutturate a beneficio di 150mila bambini. Risorse sono state dedicate alla “sicurezza alimentare ricreando il sistema d’irrigazione”, con sostegni alla produzione alimentare e con micro finanziamenti per 3mila agricoltori. L’Ue ha anche riattivato 100 (dei 180) km di strade tra Port-au-Prince e Cap Haitien. Quanto al futuro, “eliminazione della povertà, stabilità politica e degrado ambientale” restano sfide aperte. I 420 milioni di euro dell’Ue che andranno ad Haiti tra il 2014 e il 2020 (11° Fondo di investimento europeo, Edf) sosterranno “istruzione, riforma dello Stato, modernizzazione della pubblica amministrazione, sviluppo urbano e delle infrastrutture, sicurezza alimentare e nutrizione”.