Terremoto: mons. Chiaretti (emerito Perugia-Città della Pieve), dopo l’angoscia e il dolore “a prevalere c’è sempre la fede e la speranza”

Era nella sua città natale, Leonessa, a 40 chilometri da Amatrice, e qui nella notte del sisma ha atteso l’alba per strada monsignor Giuseppe Chiaretti, vescovo emerito di Perugia-Città della Pieve.

Il suo pensiero è andato alle vittime, agli sfollati, ma anche ai precedenti terremoti nel Centro Italia.

“Come posso non ricordare la mia esperienza di pastore durante i terremoti dell’Umbria-Marche e di L’Aquila – ricorda Chiaretti –, che sono stati devastanti, ma non abbiamo mollato. La Chiesa ha fatto la sua parte restando per lunghi periodi, anche di alcuni anni, accanto ai terremotati, dando vita con tantissimi giovani alle positive esperienze dei Campi Caritas di volontariato”. E aggiunge: “Anche allora come oggi all’inizio il sentimento che si prova è di smarrimento, di angoscia, di dolore…, ma poi a prevalere c’è sempre la fede e la speranza. Dall’esperienza di tante tragiche calamità naturali si è sempre ricostruito non solo a livello materiale, ma anche a livello sociale, grazie allo spirito cristiano di solidarietà che è radicato nella nostra gente”.