Terra Madre Day 2013 in Sabina

“La Sabina celebra a Poggio Mirteto (Rieti) sabato 14 e domenica 15 dicembre il Terra Madre Day 2013, la giornata mondiale dedicata al consumo e alla conoscenza del cibo locale, riscoprendo prodotti che rischiano di scomparire .

“La Sabina celebra sabato 14 e domenica 15 dicembre il Terra Madre Day 2013, la giornata mondiale dedicata al consumo e alla conoscenza del cibo locale, riscoprendo prodotti a rischio di estinzione come le mele bebè, il grano Senatore Cappelli, la lenticchia di Rascino e le erbe selvatiche proposti nei menù di due osterie di Poggio Mirteto da quest’anno presenti nella prestigiosa Guida Osterie d’Italia.

“L’osteria La Chianina” di Stefano Facioni che ci ospita sabato sera e “l’Agriturismo Terra Sabina” di Serena Antoniotto dove saremo domenica a pranzo, propongono una cucina a base di prodotti del territorio reatino, ingredienti e ricette che esaltano carni bovine e suine provenienti da allevamenti allo stato brado e cereali e verdure coltivate in proprio, proposte insieme a formaggi, olio, miele e marmellate fatte in casa” annuncia Ines Innocentini, fiduciaria dello Slow Food Sabina e autrice di un erbario sulle piante selvatiche commestibili che crescono in Umbria e nella provincia di Rieti, che verrà presentato durante l’iniziativa per incoraggiare il riconoscimento e l’autoconsumo di un cibo naturale alla portata di tutti.

Il week end è dedicato infatti non solo alla conoscenza e alla riscoperta del cibo locale ma anche alla educazione alimentare così da recuperare fiducia nel cibo che mangiamo riducendo il fattore che più preoccupa gli italiani nel loro rapporto con il cibo, la distanza culturale, la distanza concreta e quella dovuta alla scarsità d’informazione: come emerge da un recente sondaggio del Accredia/Censis sulla percezione della sicurezza del cibo quotidiano il 70% degli italiani è abbastanza preoccupato del cibo che compra.

“L’associazione Slow Food è fortemente impegnata nel restituire questa fiducia favorendo la conoscenza dei produttori e dei ristoratori che allevano e producono in proprio alimenti di qualità, scelgono cibi biologici spesso provenienti dal proprio orto per quegli italiani che, secondo il sondaggio, vogliono un cibo «identificabile, pulito, sicuro e buono». Educazione e prossimità: se accorciassimo le distanze tra noi e ciò che mangiamo, rimetteremo il cibo al centro delle nostre vite, un cibo che deve essere «buono, pulito e giusto», una ricetta per rendere migliore anche la nostra società” prosegue Andrea Cortese del Comitato direttivo Sabino.

In tutto il mondo molti cibi tradizionali stanno scomparendo, tra varietà di frutta e verdura, razze e trasformati, come conseguenza di un sistema alimentare sempre più industrializzato e di uno stile di vita frenetico. Insieme ad essi scompaiono saperi, tecniche, culture e territori. L’ associazione Slow Food con il progetto Arca del Gusto cataloga e protegge questo grandissimo patrimonio e in questa edizione del Terra Madre Day le Condotte e le Comunità del cibo riscopriranno i prodotti in via di estinzione nel proprio territorio.