Tanti stendardi, un’unica fede

La Trinità delle Valli. Lo hanno chiamato così: primo raduno degli stendardi della santissima Trinità, e si è svolto a Roccasinibalda domenica 13 luglio.

Molti pullman, tantissime macchine hanno portato a Rocca quasi duemila persone da numerosi paesi e città del Lazio e degli Abruzzi, pellegrini che ogni anno, e comunque spesso, si recano al santuario della santissima Trinità di Vallepietra. I gruppi e le compagnie si sono dati appuntamento al bivio di Roccasinibalda per formare il corteo aperto dal sindaco e dallo stendardo di Vallepietra, poi via via a seguire tutti gli altri gruppi si sono recati nel centro del paese dove si strova il bellissimo e appena restaurato castello medievale, poi alla volta del campo sportivo dove era stato allestito l’altare per la Messa, presieduta dal Vicario generale don Jarek e concelebrata da diversi sacerdoti, un percorso di oltre quattro chilometri di canti e preghiere.

Al momento dell’omelia il celebrante principale ha proposto una riflessione su famiglia e Trinità, laddove la comunione delle persone divine è immagine ed esempio della comunione tra i fratelli e tra i congiunti. Don Jarek ha anche sottolineato che è dovere di tutti coloro che fanno esperienza della fede e della devozione trasmettere ai figli e alle giovani generazioni questi sentimenti, ma soprattutto la fede, perché si possa tramandare nel futuro. Ha fatto anche un cenno alla sua esperienza di parroco di Marcetelli, dove è molto radicata la devozione popolare al mistero della Trinità anche per la presenza del santuario di Vallececa, e ha tracciato un confronto tra le due Valli (Vallececa e Vallepietra).

Lo spettacolo che si è presentato nel campo di calcio di Roccasinibalda era quasi surreale: una Valle verdissima immersa nel silenzio, rotto solo dai canti e dalla musica della banda musicale e degli organetti, una varietà di stendardi colorati quasi accecante (curioso quello di Arcinazzo romano con la scritta in greco “Hagia Trias”) e tantissima gente orante che al canto tradizionale di “Viva, viva, sempre viva, la Santissima Trinità… ha mostrato ancora una volta come la pietà popolare sia molto forte e radicata, e sia un’occasione favorevole per l’annuncio del Vangelo.