La forza della moneta unica europea grazie alle scelte del BCE
Dopo molte incertezze soprattutto politiche, la moneta unica di molti Paesi europei si sta imponendo come la valuta numero uno al mondo.
Giornale on-line della diocesi di Rieti
Dopo molte incertezze soprattutto politiche, la moneta unica di molti Paesi europei si sta imponendo come la valuta numero uno al mondo.
Regno Unito: Grattacielo in fiamme nel cuore di Londra. Vigili del fuoco in azione. Si temono molte vittime Ancora una volta Londra al centro dell’attenzione del mondo. Nella notte si è infatti sviluppato un incendio nella zona ovest della capitale: le fiamme hanno avvolto in poche ore un grattacielo di 24 piani, la Grenfell Tower, a North Kensington. Non è ancora chiara la dinamica dei … Continua a leggere Sir: Londra, nella notte grattacielo in fiamme
Due storie di accoglienza nella Grecia che soffre. La crisi accomuna in un unico destino greci e migranti, in fuga da guerre e povertà.
Intervista in anteprima dell’Agenzia Sir con mons. Dario E. Viganò (SpC) e il regista tedesco Wim Wenders protagonisti al 70° Festival di Cannes per un dialogo su “Spiritualité et Cinéma”
George Joseph, responsabile per il settore migrazioni della Caritas, ricostruisce per il Sir la situazione nel Paese scandinavo, tradizionalmente aperto agli stranieri ma ora proteso.
L’Europarlamentare, esperta di temi economici e sociali, è stata uno dei pilastri del movimento “En Marche!”, fondato solo un anno fa dal neo eletto presidente della Repubblica. Per il Sir ne elenca alcune decisive scelte politiche e segnala tre sfide imminenti: ricostruire l’unità del Paese, creare posti di lavoro, cambiare – in meglio – l’Unione europea Macron batte Le Pen: la Francia può essere un … Continua a leggere Macron visto da Sylvie Goulard: “Il coraggio di scegliere il bene della Francia e di rilanciare l’Europa”
Riflettere su questo anniversario all’inizio di questa Settimana Santa ci può aiutare a pensare alle Vie Crucis che quotidianamente, a causa delle guerre e delle violenze, milioni di persone percorrono in tutto il mondo.
I cittadini serbi hanno eletto il nuovo Presidente. Aleksandar Vučić, premier uscente, esponente del Partito progressista serbo, è stato eletto al primo turno con oltre il 57% dei voti.
Il presidente del Consiglio europeo Tusk fissa quattro punti per i negoziati con Londra. Parte l’iter dell’articolo 50 e il cammino appare già irto di ostacoli
Certe logiche non sono né giuste, né sbagliata. Semplicemente, non funzionano. Cosa succederà al confine tra l’extracomunitaria Nord Irlanda e il resto dell’isola?
Due le cose che hanno pesato fortemente: il senso di distanza e separatezza che Bruxelles e Strasburgo hanno sempre ispirato. E poi il modo in cui l’Unione europea si è posta nei confronti della diversità. Parla il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e vice-presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), nel giorno in cui inizia ufficialmente, con una lettera firmata dalla premier britannica Theresa May, il divorzio del Regno Unito dall’Unione europea
L’economista Tom Weyman-Jones fa il punto sulla situazione dell’impiego sull’isola. Le statistiche parlano di un prossimo, pur lieve, aumento della disoccupazione. L’allentamento dei legami con il mercato unico Ue non porterebbe vantaggi. Ma ci sono anche altre peculiarità del sistema britannico. “Abbiamo deciso di andarcene nel momento peggiore…”. Prosegue il tour europeo del Sir sull’argomento L’aumento del tasso di disoccupazione nel Regno Unito dal 4,9% … Continua a leggere Regno Unito, il mercato del lavoro perde i colpi. “È l’effetto-Brexit”
Alcuni li chiamano i “no where people”. Sono i giovani europei oggi, la generazione alle prese con un’Europa in crisi di identità che fatica a garantire un futuro certo. “Accompagnare i giovani a rispondere liberamente alla chiamata di Cristo” è il titolo del Simposio europeo che si sta svolgendo a Barcellona al quale stanno partecipando 275 delegati delle 37 Conferenze episcopali d’Europa. È la prima … Continua a leggere #Symposium2017 Ccee: “I giovani sono il futuro di un’Europa antica ma non spenta”
Il contenuto e i quattro capitoli della “Dichiarazione” firmata in Campidoglio il 25 marzo dai leader europei lasciano intravvedere una rinnovata volontà politica di procedere “insieme”. Ora l’Ue passa alla prova dei fatti.
In Campidoglio i capi di Stato e di governo Ue, convenuti per i 60 anni dalla nascita della Comunità, hanno sottoscritto un’importante “Dichiarazione” che potrebbe costituire una buona base per rimettere in moto il processo di integrazione. Quattri i capitoli del documento, dedicati a un’Europa sicura, prospera e sostenibile, “sociale” e più forte sulla scena mondiale. Il sostegno ricevuto da Papa Francesco. Ora “non restano alibi, né per chi ricopre responsabilità nelle istituzioni europee, né per i governi e i parlamenti nazionali, né per le tante e vitali forze della società civile” del continente
Parla il presidente del Parlamento di Strasburgo. Le celebrazioni per i sessant’anni dei Trattati istitutivi offrono l’occasione per fare il punto sull’integrazione comunitaria. Tanti gli ostacoli sul cammino, dalla crisi economica alla sicurezza, fino al nodo dell’accoglienza dei migranti. La necessità di coltivare le identità nazionali, ma anche di favorire la cooperazione politica per tenere il passo di attori globali del calibro di Usa, Cina e Russia. “Il dialogo con le religioni – afferma – è un pilastro essenziale per costruire l’Unione”. Dal Papa parole di incoraggiamento e speranza
Il sindaco della capitale britannica ha indetto per oggi una veglia a Trafalgar Square. Le parole di sdegno e gli inviti alla preghiera dell’arcivescovo cattolico e del leader della Comunione anglicana. La premier Theresa May fa il punto sulle indagini alla House of Commons. Il Sir raccoglie le voci di una suora cattolica che lavora in arcivescovado e della segretaria della “London Islamic Cultural Society”
“La perversione ideologica della religione, con i suoi riflessi politici, militari e terroristici, è un nemico insidioso con un progetto di lungo termine. Oggi colpisce Londra, come ieri Parigi, Bruxelles, Nizza e Berlino. Colpisce tuttavia tutti i giorni in forme ancora più efferate e drammatiche in decine dei Paesi del mondo, in modo particolare in Medio Oriente e in Africa, nel silenzio pressoché totale della comunità occidentale”
“Il mio primo pensiero va alle famiglie di coloro che hanno perso la vita. Prego per le vittime e per chi ora piange la loro perdita”.
Doverose le celebrazioni della firma, avvenuta in Campidoglio il 25 marzo 1957, dei testi istitutivi della Cee e dell’Euratom. Ma occorre ricordare che la strada dell’integrazione comunitaria fu avviata a partire dal famoso discorso del ministro degli Esteri francese il 9 maggio 1950 e la successiva adozione del Trattato di Parigi con il quale nasceva la Ceca
Dieci parole e un sogno: sono la cornice entro la quale Papa Francesco – sulla scorta dei suoi tre discorsi programmatici sull’Europa – inscriverà il discorso del 24 marzo, che si preannuncia già storico, in coincidenza con le celebrazioni del 60° del Trattato di Roma
Le celebrazioni dei 60 anni dei Trattati fondativi il 25 marzo in Campidoglio – precedute dall’udienza dei 27 leader Ue con il Papa in Vaticano – vanno viste come un’occasione per verificare a che punto si trova l’integrazione comunitaria, comprenderne i limiti e fissare nuovi possibili obiettivi. Per poi riprendere il cammino insieme, collocando il cittadino al centro del progetto europeo
“Nonostante tutto credo che la gente sia in ricerca, alla ricerca di Dio. E così Dio ritorna, ci accompagna nella storia, ci dà sempre una nuova speranza”.
All’appuntamento del 25 marzo 1957 si arriva attraverso alcuni passaggi politici troppo spesso ignorati. La Dichiarazione del 9 maggio 1950, la creazione della Ceca, il fallimento della Comunità di difesa e della Comunità politica. Il ruolo di Schuman, Adenauer e De Gasperi. L’apporto di Monnet, Spaak, Beyen. Per una “costruzione” che aveva sullo sfondo il personalismo di Maritain e Mounier
I liberali Vvd del premier uscente Rutte si confermano primo partito, buon risultato del Pvv dello xenofobo di ultradestra Wilders, che però non sfonda nell’elettorato con le sue proposte anti-Ue. Bene i cristiano democratici, i liberali di sinistra e i verdi. Altissima affluenza alle urne. I seggi parlamentari a una miriade di partiti e trovare la quadra per l’esecutivo non sarà facile. Il commento di Daniëlle Woestenberg, consulente senior per i rapporti Chiesa-Stato presso la Conferenza episcopale olandese
Il suo pensiero europeista alla vigilia del 60° dei Trattati di Roma. Sono trascorsi 39 anni dal rapimento di Moro, la memoria sosta ma non si ferma a quella tragedia e ai 55 giorni successivi.
Si vota, gli indecisi sono al 40%. I sondaggi indicano un testa a testa tra il candidato dell’estrema destra Wilders e il premier liberale uscente Rutte
“Una sentenza di mercato, non una sentenza di valore. E se l’Europa decide di seguire il mercato, rischia che il rispetto per la libertà dell’essere umano prima o poi verrà cancellato”.
E’ stato firmato oggi all’Eliseo, alla presenza del presidente François Hollande, un protocollo d’intesa che condurrà anche la Francia ad aprire “corridoi umanitari” prevedendo, in un anno e mezzo, l’arrivo in tutta sicurezza di 500 profughi siriani e iracheni attualmente in Libano, “con priorità ai più vulnerabili”. Parla il vescovo di Saint-Denis che ha firmato il protocollo a nome dei vescovi francesi. Con il progetto dei corridoi umanitari – dice – si dimostra che l’accoglienza è possibile e non è assolutamente una minaccia per nessuno
La premier scozzese Sturgeon ha evocato il nuovo referendum per l’indipendenza da Londra, da tenersi appunto una volta che saranno chiariti i termini del Brexit. Per lo storico cattolico Tom Devine, “la strada sulla quale si è incamminato il governo di Theresa May è piena di ostacoli”