Agricoltura

Tabacco Kentucky nella piana reatina, la sperimentazione continua

Nella mattina del 7 agosto si è svolta la visita al campo sperimentale di Rieti che Compagnia Agricola Sabina ha organizzato per illustrare il Progetto Kentucky Rieti alle autorità locali, agli operatori e alla stampa

Nella mattina del 7 agosto si è svolta la visita al campo sperimentale di Rieti, in località Chiesa Nuova, che Compagnia Agricola Sabina ha organizzato per illustrare il Progetto Kentucky Rieti alle autorità locali, agli operatori dell’agricoltura e della futura filiera, agli stakeholders e alla stampa.

Si tratta di circa tre ettari, affiancati da altre coltivazioni a Cantalice e nella Valle del Velino (Caporio e Antrodoco), dedicati alle sperimentazioni in campo delle coltivazioni di tabacco Kentucky di diverse varietà su superficie estesa. Si verificano l’associazione di colture concorrenti o complementari, compresa l’interazione tra Kentucky e altre coltivazioni di tradizione locale, le corrette pratiche agronomiche e l’adattamento delle stesse alle specifiche pedo-climatiche dei territori. Tutto coordinato da uno staff di agronomi della società e di Opit Coop, braccio operativo dell’Organizzazione Nazionale Tabacchi e di Manifatture Sigaro Toscano Spa, multinazionale partner dell’iniziativa.

«Dopo due anni di sperimentazioni – si legge in una nota di Compagnia Agricola Sabina – questo è il primo anno di vera produzione e già dal prossimo anno agricolo si prevede un raddoppio delle attività». Il programma operativo prevede, oltre a una sperimentazione continua, l’estensione delle superfici fino a 50 ettari di coltivazioni a regime nell’arco di un quinquennio, con il coinvolgimento di altre aziende agricole del territorio e la realizzazione di un centro consortile di cura, stoccaggio, selezione ed analisi.

«Le richieste del prodotto ci sono, le caratteristiche sono di ottima qualità e oltre a Manifattura Sigaro Toscano anche altri attori del settore iniziano a dimostrare interesse per il futuro tabacco reatino. Il progetto potrebbe essere un importante asset per l’agricoltura provinciale e proprio per questo le amministrazioni comunali di Rieti, Cantalice e Stimigliano hanno deciso di supportare il progetto siglando un apposito Protocollo di Intesa insieme a Manifatture Sigaro Toscano, Coldiretti e Confartigianato e con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Perugia». Ma anche altre amministrazioni stanno valutando l’ingresso nella compagine.

«L’impegno di tutti – spiega ancora Compagnia Agricola Sabina, promotrice e attualmente anche unico finanziatore del progetto – sarà fondamentale nelle scelte strategiche e nelle attività di programmazione poliennale dello sviluppo della coltivazione del tabacco e nella costituzione del Consorzio dei Produttori Reatini». Nel futuro si pensa anche ad altre coltivazioni complementari oltre al tabacco come luppolo, cereali antichi, orzo distico da birra e produzioni agronomiche funzionali al GreenDeal 2030 per l’abbattimento della CO2 e la produzione di energie pulite da biomasse.

Ad essere accompagnati nella visita dai soci di Compagnia Agricola Sabina sono stati l’assessore regionale Claudio Di Berardino, il sindaco e gli assessori Sinibaldi e Palomba del Comune di Rieti, l’on. Alessandro Fusacchia e numerosi altri esponenti della politica locale. Presente anche una delegazione del Cigar Club Umbilicus Italiae, padrino morale dell’iniziativa avendo influenzato l’idea dei fondatori e una delegazione della Cigar Club Association guidata dal Presidente Nazionale Minetti e dal Segretario Focaroli. Presenti anche Coldiretti e i partner operativi del progetto, che nei prossimi mesi saranno chiamati a dare una struttura imprenditoriale all’idea sperimentale.