Sviluppo economico, Zingaretti: «20% dei fondi dei bandi regionali riservati a imprese aree di crisi»

 

«Il 20% dei fondi dei bandi regionali saranno destinati alle imprese che operano nelle aree di crisi riconosciute. Si tratta di un aiuto concreto per il rilancio e il sostegno delle imprese che operano nelle aree con maggiori difficoltà. Un modo di essere vicini ai territori non a parole ma concretamente per sostenere lo sviluppo e l’occupazione».

Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che annuncia l’approvazione in giunta di due delibere in ambito economico: una che garantisce una quota di fondi dei bandi regionali in materia economica alle imprese che operano in aree di crisi riconosciute e l’altra che ratifica l’intesa raggiunta nei giorni scorsi sul sito produttivo di Ideal Standard, in provincia di Frosinone.

Il primo provvedimento stabilisce che in tutti i bandi destinati alle imprese emanati dalla Regione, che siano finanziati con fondi regionali o grazie al Por-Fesr 2014-2020, sarà attiva una riserva del 20% dei fondi stanziati destinata alle imprese localizzate in una delle Aree di Crisi Industriale Complessa della Regione (attualmente sono due: quella del Sistema Locale del Lavoro di Rieti, costituita da 44 Comuni, e quella del Sistema Locale del Lavoro di Frosinone, 50 Comuni).

Questa scelta consentirà di garantire l’accesso al sostegno delle misure regionali alle aziende delle aree in cui maggiori sono le difficoltà, evitando che la concorrenza di quelle provenienti dalle aree economicamente più forti le emargini. Con il secondo provvedimento viene recepito dalla Regione lo schema di accordo di programma siglato il 12 febbraio scorso tra il Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia, Regione Lazio e Saxa Grestone, finalizzato alla ripresa, da parte di quest’ultima, del ramo d’azienda (compreso quindi il sito produttivo) di Ideal Standard di Roccasecca, in Provincia di Frosinone.

Questo passaggio amministrativo contribuisce a rendere operativo l’accordo che evita gli oltre 300 licenziamenti, che sarebbero altrimenti avvenuti a partire da fine marzo, permette la riconversione industriale del sito produttivo, dalla realizzazione di sanitari a quella di sampietrini riciclati da materiale di scarto, e garantisce ai lavoratori la cassa integrazione per il periodo necessario alla riconversione e ripartenza dell’impianto.

L’intesa prevede, oltre a una contribuzione finanziaria di 10 milioni da parte dell’azienda cedente il sito, Ideal Standard, anche agevolazioni pubbliche (tra finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto) per 19,3 milioni di euro, dei quali 4 della Regione Lazio.