Prefettura di Rieti

Summit in Prefettura, Reggiani: «Occorre massima interazione tra pubblico privato»

Si è svolta ieri in Prefettura, in videoconferenza, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in composizione allargata ai rappresentanti delle categorie imprenditoriali, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Associazione Bancaria Italiana, oltre al residente della Provincia, il sindaco di Rieti, i vertici delle Forze dell’Ordine e il Procuratore Capo della Repubblica di Rieti

Si è svolta ieri in Prefettura, in videoconferenza, presieduta dal Prefetto Giuseppina Reggiani, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in composizione allargata ai rappresentanti delle categorie imprenditoriali, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Associazione Bancaria Italiana, oltre al Presidente della Provincia, il sindaco di Rieti, i vertici delle Forze dell’Ordine e con il prezioso contributo del Procuratore Capo della Repubblica di Rieti.

Il Prefetto ha preliminarmente rilevato che il territorio reatino, già provato da una pregressa crisi economica, aggravata dalle disastrose conseguenze del sisma del 2016, è chiamato a fronteggiare oggi, anche gli effetti che la pandemia in atto riverbera sul fragile tessuto economico.

La crisi attuale, con la conseguente rimodulazione del mercato del lavoro, il probabile deficit di liquidità unitamente all’immissione di ingenti finanziamenti pubblici, volti a sostenere la ripresa economica, potrebbe attrarre appetiti criminali. Pertanto, in ottemperanza alle disposizioni del Ministro dell’Interno, il Prefetto ha rappresentato l’esigenza di ulteriormente rafforzare la tutela dell’economia legale coinvolgendo anche tutte quelle componenti delle categorie produttive, del sistema finanziario e creditizio, che, in un’ottica di fattiva sinergia tra pubblico e privato, possono intervenire, in funzione preventiva, per intercettare nel diffuso disagio sociale, segnali premonitori dell’insorgenza di interessi illeciti e criminali.

Il Procuratore Capo ha confermato la precarietà del tessuto economico locale e dunque la vulnerabilità delle imprese che potrebbero essere facilmente oggetto di infiltrazioni criminali. Ha ribadito, quindi, la necessità di un’attenta e capillare attività di monitoraggio di quei segnali premonitori prima che si concretizzino fenomeni di illegalità.

I rappresentanti di categoria hanno evidenziato la crisi profonda che ha duramente colpito le famiglie e tutti i settori economici, sottolineando in particolare come il deficit di liquidità rischia concretamente di compromettere il previsto, graduale ritorno alla normalità. Gli esponenti del mondo economico locale hanno, in ogni caso, assicurato la più ampia collaborazione con le Istituzioni per evitare pericolose deviazioni verso iniziative illegali.

Al termine dell’incontro, il Prefetto ha rinnovato la richiesta di massima interazione pubblico privato per intercettare ogni elemento sintomatico di possibili tentativi di infiltrazioni illecite attraverso la massima circolarità informativa in modo da agire tempestivamente e preventivamente sugli indicatori di possibili inquinamenti dell’economia legale.