«Stare tra le persone salverà questo mestiere», Aldo Cazzullo ai giornalisti locali

«Sono contento di avere un Papa così attento al nostro mestiere»: Aldo Cazzullo parte dal messaggio di Papa Francesco per la 52sima giornata mondiale delle comunicazioni sociali per il suo intervento in occasione dell’incontro con i giornalisti locali promosso dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi: «È un Papa che fa interviste, è attento alla comunicazione tutta, e sa chiedere scusa quando sbaglia, per aver utilizzato una parola inadatta, lo trovo importantissimo».

Una platea attenta di circa cinquanta giornalisti ed operatori della comunicazione locali ha ascoltato con interesse l’editorialista de «Il Corriere della Sera» disquisire su temi comunicativi tra i più svariati, dalle fake news alla progressiva perdita di centralità dei giornali cartacei, fino alla consuetudine di essere sempre connessi tramite lo smartphone.

Aldo Cazzullo, invitato dal vescovo Domenico per un incontro in occasione del patrono San Francesco di Sales ha proposto una panoramica a 360 gradi riguardo la situazione del giornalismo attuale: «è un mestiere durissimo, e non è nulla che si improvvisi, si lavora giorno e notte, ma soprattutto non è un mestiere che si impara da dietro uno schermo, magari filtrando le notizie dai social: è necessario stare tra le gente, tra le persone vere».

L’editorialista racconta come sia cambiato il mondo della comunicazione attuale, e quali siano le notizie più cliccate, quelle più condivise: «è capitato che una mia intervista ad una fashion blogger oppure ad un grande chef sia stata più letta di quella fatta ad un grande leader, tuttavia non si può pensare di andare avanti facendo solo interviste che fanno click, non si può pensare di rinunciare all’informazione qualificata, approfondita e di qualità a favore di certe notizie».

Un discorso a parte per l’uso sempre più invasivo del telefono cellulare nella nostra quotidianità, tematica a cui il giornalista ha dedicato il suo ultimo libro, scritto a sei mani insieme ai figli Francesco e Rossana: «i cellulari sono le nostre scatole nere, sanno tutto di noi. Occorre trovare una chiave per utilizzare in modo sapiente questa potenzialità tecnologica senza diventarne schiavi, dei cellulari e delle fake news che oggi impazzano e che occorre saper riconoscere. Mi fa estremamente piacere che Papa Francesco abbia voluto soffermarsi proprio su questa tematica».

Dopo un pranzo a base di specialità locali insieme ai colleghi delle testate locali, Aldo Cazzullo ha voluto visitare Greccio insieme al vescovo Domenico, per poi recarsi a presentare il suo ultimo libro «Metti via quel cellulare» all’Auditorium Varrone.