Spray e attimi di realtà

L’opera in questione, realizzata nel 2005, è dell’artista aquilano Daniele Giuliani. La sua tecnica è molto particolare, dato che lavora a mano libera con lo spray direttamente sulla tela e dunque le creazioni risentono moltissimo del suo passato da writer anche per quanto riguarda alcuni suoi soggetti.

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Analizzando la sua opera ci balza all’occhio l’immagine di una metropoli non statica bensì cangiante e cinetica. Daniele vuole cogliere un momento in progressivo scorrimento, quell’attimo dove le macchine, incolonnate in un caos calmo di città, si stanno muovendo lentamente e svogliatamente a passo d’uomo.

La linea d’orizzonte è alta e ci permette di capire quanto sia lungo questo ingorgo di automobili viste in prospettiva. L’occhio dello spettatore può essere benissimo lo stesso di chi si trova all’interno di un abitacolo di una macchina e vede davanti a sé mille fari che diventano quasi occhi scintillanti nel tardo imbrunire fuligginoso e opaco (da notare infatti come il cielo non sia totalmente scuro).

L’atmosfera, un po’ noir, è resa grazie all’utilizzo dello spray già menzionato, che permette di creare quell’effetto smussato e lucente sulla tela che aiuta i giochi di luce dei fari delle macchine e dei palazzi ai lati della strada che ne alterano l’architettura. Ognuno di questi edifici potrebbe avere una storia a sé stante, quella frenetica di un appartamento, quella più monotona di un ufficio o perchè no, quella più vitale e movimentata di un locale.

Il realismo con cui è resa l’opera è vibrante, tagliente ma se vogliamo anche un po’ “impressionista”, sia per la volontà di rappresentare un attimo in mutazione dettagliato ma allo stesso tempo vago, sia per il soggetto. La tela non ci comunica né frenesia né pacatezza ma ci restituisce quella sensazione di chi ha fretta, una fretta calma, quasi a rallentatore, come ci fosse una sorta di impotenza che ci obbliga ad aspettare.

Un’ opera che dietro uno squarcio di un semplice paesaggio urbano anonimo e sospeso, ci fa rivivere la quotidianità della metropoli in continuo divenire.