“Sport e Animazione” sulla vetta del Terminilluccio

A conclusione della prima parte del progetto “Conoscere la Montagna” del centro estivo “Sport e Animazione”, un gruppo di iscritti, 27 bambini per l’esattezza, di età compresa tra i 5 e i 13 anni, ha effettuato l’escursione sul Monte Terminillo fino a raggiungere la vetta del Terminilluccio ed il rifugio “Massimo Rinaldi” a quota 2108 metri.

È stata dura, ma tutti ce l’hanno fatta e grande è stato l’entusiasmo quando è stata raggiunta la vetta. L’escursione è stata facilitata dall’abilità e dall’esperienza di 2 guide di eccezione: Pierino Ratti e Mario Sciarra: due alpinisti stupendi che hanno messo tutta la loro conoscenza ed esperienza al servizio di questo gruppo di ragazzi che mai fino ad oggi avevano vissuto una simile giornata in montagna.

Pierino Ratti, con aneddoti e storielle ha illustrato la fauna che si incontra salendo sul Terminilluccio, lui che ci sale tutti i giorni per accogliere al rifugio le persone che amano la nostra bellissima montagna; Mario Sciarra ha invece raccontato alcune delle sue scalate e ha fatto capire ai ragazzi come “si va in montagna”, quali sono i rischi che si corrono, i pericoli che bisogna evitare, come si superano le difficoltà che possono presentarsi, la necessità a volte di dover rinunciare.

Poi tutti a pranzo al rifugio “Massimo Rinaldi” con davanti un bel piatto di amatriciana e delle splendide polpette in bianco.

E per finire lo spettacolo meraviglioso che ci hanno offerto i piloti degli alianti che stavano facendo le prime prove in attesa dell’evento agonistico che li attenderà nei prossimi giorni: erano tanti e volavano vicini al “Conetto” alla ricerca della termica giusta per volare sempre più in alto e sempre più lontano.

E il più piccolo, 5 anni, quando è stato il momento di scendere a valle per riprendere il pullman che ci avrebbe riportato a casa ha detto: “ma perché non ci fermiamo a dormire qui? È vero che ci sono solo 16 letti, ma se ci stringiamo ci entriamo tutti e domani da qui possiamo anche andare sulla vetta del Terminillo”. Un’altra volta… forse lo facciamo davvero!