Italia

Solidarietà, Mattarella: «Consente al Paese di crescere e progredire». No all’«ironia nei confronti dei buoni sentimenti»

Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia durante la quale ha consegnato al Quirinale l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana a 32 cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile

«La spinta egoista va in direzione dello star bene da soli. Invece il senso di solidarietà porta a sostenersi reciprocamente, all’avere bisogno degli altri per condividere speranze e difficoltà, e per camminare insieme, come nella convivenza è indispensabile».

Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia durante la quale ha consegnato al Quirinale l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana a 32 cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile.

«Talvolta leggo e ascolto alcune considerazioni piene di ironia nei confronti dei cosiddetti ‘buoni sentimenti’”, ha denunciato il Capo dello Stato, secondo cui, invece, “preoccuparsi del bene comune, preoccuparsi degli altri, non è un’espressione buonista, da libro ‘Cuore’. È piuttosto – ha ammonito – l’esser consapevoli che la convivenza è questione comune; significa rendersi conto che è necessario attivarsi concretamente perché la società si sviluppi positivamente per il suo progresso in tutti i settori. Perché la solidarietà consente al Paese di crescere e progredire».

Dopo aver ricordato i doveri inderogabili di solidarietà sanciti dall’art. 2 della Costituzione, Mattarella ha rilevato come «nella storia moderna e contemporanea ci sono due parole che hanno avuto grande successo, per fortuna: libertà ed uguaglianza».

«Ma – ha osservato – se non vi fosse accanto ad essi il senso della convivenza rischierebbero di essere due parole incompiute. Una società fatta di liberi e uguali, ma non solidali, rischierebbe di essere sterile. E, in realtà, senza il senso della convivenza comune rischiano anche di venir meno la vera uguaglianza e la vera libertà».

«Nel nostro Paese vi è tanta solidarietà», il tributo del Capo dello Stato: «Vi sono molte radici, profonde, antiche: la sua civiltà, la sua cultura, il suo umanesimo. È un carattere tradizionale della nostra società, del nostro Paese. Ma la solidarietà – ha notato – non si realizza per inerzia, automaticamente; va fatta vivere, praticandola e realizzandola nelle varie stagioni, perché altrimenti si disperde».

«È necessario far conoscere quel che di bene avviene, ha concluso Mattarella. «Raccontarlo. Diffondere la notizia. Facendolo si rende anche un servizio alla verità e un servizio alla Repubblica».