I sindacati indicono lo sciopero contro la legge di stabilità

Cambiare la legge di stabilità 2014: “dagli sprechi a dalle rendite più risorse ai lavoratori e pensionati”. È questo l’intento con cui CGIL, CISL, UIL hanno indetto allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi per il 13 novembre.

L’auspicio è che la pressione dei lavoratori spinga il Governo deve accogliere le richieste di CGIL, CISL, UIL «per fare uscire il Paese dalla recessione e tornare a crescere».

«La disoccupazione aumenta – spiegano le sigle sindacali – e le condizioni sociali e di lavoro delle persone peggiorano sempre di più». CGIL, CISL, UIL chiedono modifiche alla legge di stabilità 2014 per: «rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga a tutela di settori privi di ammortizzatori ordinari; diminuire le tasse a lavoratori e pensionati per recuperare potere di acquisto; incentivare le aziende che favoriscono la buona occupazione; ripristinare le rivalutazioni delle pensioni, sbloccare la contrattazione di secondo livello per i dipendenti pubblici; stabilizzare i precari della Pubblica Amministrazione; sostenere investimenti produttivi a sostegno della buona occupazione».

E le organizzazioni sindacali indicano anche dove reperire le risorse necessarie. Occorre «contrastare gli sprechi della spesa pubblica ed evitare tagli lineari che si scaricano sui lavoratori degli appalti e sui servizi destinati ai cittadini; ridurre le 30.000 stazioni appaltanti, superare gare di appalto al massimo ribasso assumendo come parametro di riferimento i costi standard; ridurre le aziende pubbliche (agendo su accorpamenti) e il numero dei componenti organi elettivi ed esecutivi (Consigli Regionali e Comunali, Giunte); lottare contro l’evasione fiscale per impiegare queste risorse per la diminuzione delle tasse a lavoratori e pensionati».

I lavoratori scioperano per l’intero turno di lavoro e partecipano alla manifestazione territoriale in piazza Vittorio Emanuele II, di fronte al Comune e alla Prefettura.