Simeoni: urgente produrre un’inversione di tendenza sulla vertenza Comifar

«Poche settimane ancora − dice il candidato alle primarie del Centrosinistra, in vista delle prossime amministrative, Francesco Simeoni− e il magazzino Comifar cesserà definitivamente l’attività di distribuzione dei farmaci in provincia di Rieti. La chiusura dell’unità distributiva sita in via Oreste di Fazio, costringerà i 30 dipendenti, compresi gli addetti alle consegne dei medicinali, al collocamento in mobilità o al trasferimento presso le sedi di Perugia, Roma e Teramo. Nonostante i tanti appelli lanciati in questi mesi, tesi al mantenimento dell’importante realtà distributiva, vero e proprio presidio di sicurezza sanitaria per il territorio provinciale, sembra ormai certa la dismissione del magazzino che in questi anni ha garantito una fornitura costante e continua delle farmacie, anche con sette consegne giornaliere nel comune capoluogo. Le cause che hanno portato a tale situazione, sono da ricercare nei rapporti intercorsi tra Comune di Rieti, Asm spa e Comifar. L’Azienda servizi municipalizzati, lo scorso 23 giugno, si era impegnata a riportare gli ordinativi delle quattro farmacie ‘comunali’ ad un livello volto a garantire a Comifar quella fetta di mercato necessaria per mantenere l’importante servizio di distribuzione dei farmaci e i posti di lavoro».

«Impegno che la partecipata del Comune di Rieti, di cui l’Ente è socio di maggioranza, non ha mantenuto − precisa Simeoni − costringendo la multinazionale proprietaria del magazzino di medicinali reatino, ad un diverso orientamento degli investimenti. E’ bene precisare, che le quattro farmacie dell’Asm, costituiscono a Rieti il 10 per cento del mercato del farmaco e un’assenza quasi totale degli ordinativi provenienti da questa realtà, significa per Comifar la perdita di un margine importante di guadagno per la sua stessa sussistenza. Dallo scorso ottobre l’Asm spa, ha concluso un contratto con un altro fornitore che risulta essere di gran lunga meno competitivo. Il contratto comporterà un numero inferiore di farmacie servite e di centri distributivi a disposizione. Scarse garanzie rispetto al numero di referenze di farmaci da fornire come in precedenza e con consegne effettive inferiori alle tre giornaliere».

SImeoni precisa poi come l’attuale fornitore delle “comunali” disponga di «un numero inferiore delle referenze a disposizione, con il riconoscimento di un margine lordo accertato sui medicinali venduti pressoché identico. Tale situazione si sta ripercuotendo, negativamente, anche sui bilanci delle farmacie Asm spa, che sembrano essere penalizzate proprio dall’impossibilità di utilizzare Comifar come fornitore di riferimento. Senza contare, il disservizio legato all’impossibilità di avere un rifornimento costante e continuo dei farmaci richiesti».

«Produrre un’inversione di tendenza sulla vertenza, rimodulando l’ipotesi di accordo venuta meno a giugno tra Comune di Rieti, Asm spa e Comifar è possibile − conclude Simeoni − ma bisogna fare in fretta, poiché i tempi, ormai, risultano essere strettissimi. E’ auspicabile che il Comune di Rieti, in qualità di socio di maggioranza della partecipata, si dimostri in grado di intervenire nell’esclusivo interesse dei 30 lavoratori del magazzino e del ruolo di sicurezza sanitaria che quest’ultimo esercita sul nostro territorio».