Pastorale della Salute

Sicurezza stradale: grande partecipazione degli studenti all’incontro al Vespasiano

Il 29 novembre si è svolto presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti un incontro formativo in occasione della Giornata Mondiale Onu in ricordo delle vittime della strada

Il 29 novembre si è svolto presso il Teatro Flavio Vespasiano di Rieti un incontro formativo in occasione della Giornata Mondiale Onu in ricordo delle vittime della strada. L’iniziativa, realizzato dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Rieti, aveva lo scopo di sensibilizzare giovani e adulti alle tematiche della sicurezza stradale. L’evento è stato preceduto dalla solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Domenico presso la chiesa reatina dedicata a Santa Barbara in Agro in ricordo di tutte le vittime della strada.

«Le vittime della strada sono sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere», ha spiegato il diacono Nazzareno Iacopini, direttore dell’ufficio diocesano, precisando che l’obiettivo dell’iniziativa al Vespasiano è però «la sensibilizzazione della nostra realtà sociale ad adottare un corretto comportamento stradale per non avere più morti e feriti».

Troppe volte un comportamento avventato porta a conseguenze non volute e nefaste. E basta soffermasi sulle cronache a noi più vicine – quelle legate alla via Salaria – per registrare numerosi eventi molto gravi e spesso anche mortali. «In parte sono dovuti all’inadeguatezza della consolare al traffico stradale odierno – precisa Iacopini – ma molto influisce il comportamento scriteriato dei conducenti che guidano sovente distratti e a velocità molto sostenuta, quasi fossero in un gran premio di Formula Uno. Sensibilizzare, convincere che la vita non vale un tachimetro, che per quanto si sia bravi a guidare un errore può sempre capitare, è una battaglia che stiamo portando avanti, insieme all’ufficio Scolastico Provinciale, per i giovani del nostro territorio con sempre maggiore convinzione ed impegno».

Un lenzuolo bianco steso sulla strada, una rosa sull’asfalto, una nuova vittima della strada sono fallimento della società civile al quale Chiesa e Scuola si sono sentite chiamate a rispondere unite, perché la cura del corpo e dello spirito inizia con la prevenzione e la sensibilizzazione.

Il punto di partenza è culturale: il messaggio da far passare è che tutti possono essere le vittime: è sbagliato pensare che a noi non succederà mai; non è essere coscienti del pericolo è un irresponsabile mancanza di rispetto della propria persona. Guidare con moderazione ed attenzione, rispettando le regole, è un bene per sé stessi e per gli altri. La sola ed unica soluzione possibile.

Una lezione da imparare da subito: per questo ci si è rivolti a quanti sono in procinto di prendere patentini e patenti, gli alunni del triennio degli istituti di secondo grado e delle classi terze del primo grado, che hanno partecipato con attenzione e applaudito i compagni del Liceo musicale, ai quali è stata affidata la parte musicale. Ma agli studenti sono state affidate anche altre performance e il servizio di accoglienza, svolto in modo puntuale e professionale.

Tra gli altri, dal palco del Vespasiano si è rivolto ai ragazzi don Massimo Angelelli, direttore nazionale della Pastorale della Salute Cei, che ha parlato della libertà di poter scegliere il bene o il male. Al suo fianco il Questore vicario di Rieti, La Polizia Stradale e tante altre autorità, oltre ai Vigili del Fuoco, alla Confraternita della Misericordia di Rieti, ai volontari dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, all’Associazione Segnali di Fumo, ai medici e gli infermieri del Centro Sanitario Diocesano e all’equipe “Basta Vittime della Strada”. Tante persone per un grande evento, che ha visto la presenza di oltre 600 persone.

Tanti partner con i quali l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute intende proseguire l’impegno di sensibilizzazione su un problema grave e attuale, sempre esprimendo vicinanza e affetto a tutte le famiglie e le persone colpite dai lutti della strada.