Si è svolta a Cantalice “L’arte del gusto”

Nel caratteristico scenario di Cantalice Superiore si è svolto dal 2 al 5 agosto il Cammino dell’Arte e del Gusto, un itinerario gastronomico e culturale giunto alla sua settima edizione.

Rispetto alle edizione passate, quest’anno l’evento si è arricchito maggiormente di manifestazioni e spettacoli, ed è per questo motivo che l’aggettivo «culturale» ben si addice ad un evento che non si configura come la classica sagra di paese. Infatti, l’aspetto artistico è stato curato in modo particolare, dettaglio non trascurabile se si considera che non è affatto facile coniugare il facile richiamo del cibo con quello meno facile dell’arte e della cultura.

Ogni scorcio più suggestivo del centro storico è stato valorizzato da mostre fotografiche e pittoriche, da spettacoli teatrali e di cabaret, da esibizioni musicali e danzanti, soddisfacendo le richieste più particolari del variegato pubblico accorso numeroso per uno degli appuntamenti più attesi dell’estate. Un evento che ha fatto scuola: infatti nel corso degli anni molte sono state le frazioni e i comuni della provincia reatina che hanno ricalcato le orme del Cammino cantaliciano, sulla scia di un successo assicurato dal connubio di buon cibo e buon intrattenimento.

Un itinerario in cui anche a livello culturale ben si è amalgamato il sacro e il profano: è stata allestita una mostra iconografica su San Felice da Cantalice, curata da Eliseo Patacchiola e, sempre in onore del Santo patrono, è stato presentato il libro San Felice da Cantalice – L’uomo del Pane, presentazione alla quale è intervenuto l’autore Frate Rinaldo Cordovani. Inoltre presso l’ex convento degli agostiniani ha preso vita l’esposizione della mostra fotografica sulla storia, i volti e le tradizioni di Cantalice tra passato e presente, a cui si aggiunta la mostra sulla civiltà contadina, per non dimenticare le origini di un paese profondamente dedito all’agricoltura, e quella sul disastro aereo Sabena, l’incidente avvenuto nel 1955 sul Monte Terminillo in cui morirono 29 vittime, tra cui l’attrice Marcella Mariani.

Dunque un percorso a cui fa fede la dicitura «arte e gusto», e un’occasione di aggregazione per mantenere viva la conoscenza di un piccolo tesoro paesaggistico e architettonico, in cui rinnovare tradizioni che altrimenti andrebbero dimenticate, grazie soprattutto ad una macchina organizzativa, la proloco Cantalice, davvero efficiente, motivata dal semplice amore per il proprio paese.