Si è spento il duca Piergentile Varano, affettuoso lettore di Frontiera

Il 12 aprile scorso si è compiuta l’esistenza terrena di Piergentile Varano, che agli antichi e prestigiosi titoli nobiliari univa le doti personali di lucida intelligenza, sensibilità d’animo, capacità imprenditoriali non comuni.

Nato a Rieti nella primavera ormai lontana del 1925, aveva compiuto in città gli studi superiori prima di frequentare l’università a Roma ed intraprendere l’attività di costruttore negli anni del dopoguerra: sua fu la realizzazione di alcuni degli edifici più prestigiosi nell’addizione di Città Giardino ideata sullo scorcio degli anni Cinquanta nell’area di Fiume de’ Nobili bonificata attraverso la captazione delle acque della cavatella.

L’intuizione lungimirante del progressivo esaurimento del boom economico, insieme con le rapide trasformazioni sociali degli anni ’60, indussero il duca Piergentile Varano a trasferire le proprie attività oltreoceano, a Perth in Australia, dove insieme con la moglie Rita D’Antoni ed i figli giovanetti seppe dar vita a nuove imprese di sicuro successo.

Rientrato definitivamente in Italia alla fine del secolo scorso, ha saputo impegnarsi nella tutela del patrimonio architettonico ed artistico valorizzando le proprietà avite, come il castello di Terria nel territorio di Contigliano, il borgo di Massaprofoglio presso Muccia, parte integrante dell’antico Stato di Camerino, ricostituendo l’archivio storico di famiglia, più volte disperso a causa delle vicissitudini secolari del casato, dotandosi di una biblioteca ricca di decine di migliaia di volumi, promuovendo gli studi storici, le arti, la musica.

Con la morte del duca Piergentile Varano, la città di Rieti perde uno dei suoi figli migliori, protagonisti del ben fare derivante dalla nitida consapevolezza dei doveri civili e morali che legano indissolubilmente ogni individuo ai propri simili.

La redazione di Frontiera rivolge le più sincere condoglianze ai figli Rodolfo, Emanuela, Antonio, Angela Varano.