Settimana nazionale dei Pronto soccorso. De Lellis: nel 2014 sono transitati 45mila pazienti

Settimana nazionale dei Pronto soccorso. De Lellis: nel 2014 sono transitati 45mila pazienti. Nei primi 4 mesi del 2015, 12mila e 500. Un lavoro di squadra spesso sottovalutato. Dg Asl Figorilli: “Necessario promuovere uso responsabile della Struttura. In programma interventi per affrontare criticità. Potenziato personale, acquistate nuove barelle, programmati lavori di ampliamento locali, attivazione progetto con Volontariato per gestione accoglienza e attesa dei pazienti”

In occasione della Settimana nazionale del Pronto soccorso, si è svolta presso l’Ospedale de’ Lellis una iniziativa finalizzata a promuovere un uso responsabile del Pronto Soccorso e quindi a far capire meglio ai cittadini come funziona l’emergenza sanitaria e come utilizzare in maniera corretta questo prezioso servizio.

I Pronto Soccorso e Punti Primo Intervento, di fatto, rappresentano la “porta sempre aperta” per far fronte all’emergenza sanitaria ed essendo facilmente accessibili, 24 ore su 24 dalla popolazione, accolgono non solo le gravi emergenze, ma anche una grande varietà di casi sanitari, di differente complessità, e anche molte emergenze sociali, come le gestione dei casi di abuso, degli anziani fragili, delle persone senza fissa dimora e così via.

E’ quindi importante ricordare che il compito principale del Pronto soccorso, è quello di garantire una risposta assistenziale istantanea per le emergenze e rapida per le urgenze vere. Lo scorso anno, i pazienti trattati nella Medicina d’urgenza di Rieti ed Amatrice sono stati circa  45mila,  che significano oltre 120 accessi al giorno. All’ inizio di quest’ anno, quando tutti i PS d’Italia hanno dovuto fronteggiare l’ epidemia influenzale più pesante dell’ ultimo decennio, la nostra Azienda ha risposto con l’ approntamento di un Piano di gestione del sovraffollamento che ha permesso di ottenere la migliore performance in termini di qualità e tempi di attesa di tutto il Lazio.

Nel primo quadrimestre di quest’anno abbiamo avuto 12mila 500 accessi,  con il 5,8% di codici rossi e il 36%  di codici gialli,  con tempi di attesa medi per i secondi (i codici rossi non attendono) di 71,1 minuti e 90,2 per i terzi.   “E necessario promuovere un uso responsabile del Pronto Soccorso e quindi,  far capire meglio ai cittadini come funziona l’emergenza sanitaria e come utilizzare in maniera corretta questo prezioso servizio –spiega il direttore generale della Asl Laura Figorilli.

Sappiamo perfettamente che ci sono criticità e le stiamo affrontando secondo un programma di interventi già avviato. Si cerca di diminuire il disagio dei pazienti in attesa con i 10 posti di OBI ed i 2 di Medicina d’Urgenza. Sono stati acquistati nuovi ausili (barelle). L’ organico medico è stato implementato con l’ arrivo di 2 medici con contratto libero professionale. Se necessario, il Servizio Aziendale Professioni Sanitarie provvede rapidamente all’ invio di personale in sostituzione.

Per poter meglio accogliere e curare i pazienti è allo studio un ampliamento dei locali del Pronto Soccorso. Sono stati messi in atto dei percorsi “see and treat” (vedi e tratta) gestiti direttamente dal personale infermieristico per le patologie a minor impatto e non ultimo –conclude Figorilli-  è in programma l’avvio di un progetto per aumentare il tasso di qualità percepito dei servizi di accoglienza e gestione dell’attesa, con il coinvolgimento del Volontariato.

All’iniziativa, promossa dalla Simeu (Società Italiana della Medicina di Emergenza-Urgenza), in collaborazione con il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva, hanno partecipato il direttore sanitario Marilina Colombo, il direttore del PS Flavio Mancini, la Consigliera regionale Simeu Rita Bonfini e in rappresentanza del Comparto,  l’infermiera professionale Lorenza Iachettini. Significativa la presenza dei rappresentanti delle Associazioni di volontariato della provincia.