Servizi Sociali: non tutti i tagli vengono per nuocere

In questi giorni si discute molto dei servizi sociali, e dei tagli alla spesa cui vanno incontro. Si è detto, tra le altre cose, che il Comune stia togliendo il sostegno ai bambini disabili. Ad uno sguardo distratto potrebbe sembrare si stia ripetendo la situazione dell’anno scorso, quando il Comune si propose, tornando poi subito indietro a causa delle proteste, di far pagare un “contributo di compartecipazione all’assistenza specialistica scolastica per alunni con disabilità” alle famiglie dei ragazzi in difficoltà.

«Come presidente dell’Atev, una associazione di volontariato che assiste i bambini disabili, malati o con difficoltà d’inserimento – spiega Mariano Gatti – sono ben attento a queste problematiche, e questa volta il discorso è impostato in modo diverso. Per quello che ne sappiamo il Comune sta facendo dei tagli dove il servizio è eccessivo o non necessario. C’è da sperare che il risparmio vada poi investito dove effettivamente serve. In sostanza si è deciso di togliere le ore di assistenza che si sovrappongono al sostegno che già fornisce la scuola. Una ridondanza degli incarichi, esistita fino ad oggi, è stata causa di situazioni paradossali. È capitato di pagare ore di lavoro all’assistente della Coop Quadrifoglio sostanzialmente inutili».

«Chi fa polemica – conclude Gatti – è male informato, lo fa tanto per fare o è in malafede. Forse a qualcuno fa male di non poter più fare politica a spese dei contribuenti di Rieti. Noi intanto sospendiamo il giudizio. Forse abbiamo trovato un assessore ai Servizi Sociali competente e preparato: lasciamolo lavorare, ma senza abbassare la guardia. E fra qualche tempo tireremo le somme».