Sentinelle in piedi anche a Rieti

Sabato 13 dicembre in contemporanea con altre città italiane (nello stesso giorno anche Milano, Brescia, Forlì, Udine e Bolzano) si svolgerà a Rieti la veglia delle “Sentinelle in Piedi”.

Una iniziativa condotta sullo stile dei “Veilleurs debout” francesi che vede uomini e donne scendere in piazza in difesa della famiglia naturale e della libertà di espressione. Le persone impegnate in questi eventi si pensano slegate da particolari legami con partiti e confessioni religiose «perché la libertà d’espressione non ha religione o appartenenza politica».

«Il nostro non è un movimento, non è un’associazione  spiegano  bensì un metodo, uno stile, una forma di testimonianza che non può escludere nessuno perché riguarda la coscienza di ogni uomo e il desiderio di infinito che tutti – anche chi ci contesta – ha in fondo al cuore».

In Italia le Sentinelle in Piedi sono nate in difesa della libertà di espressione, «messa in discussione dal ddl Scalfarotto, già approvato dalla Camera e ora al Senato. Presentato come necessario per fermare atti di violenza e aggressione nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo è invece fortemente liberticida in quanto non specifica cosa si intende per omofobia lasciando al giudice la facoltà di distinguere tra un episodio di discriminazione e una semplice opinione».

Il pericolo denunciato dalle Sentinelle in Piedi, dunque, è che «con questa legge chiunque faccia rifermento ad un modello di famiglia fondato sull’unione tra un uomo ed una donna, o sia contrario all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, potrebbe essere denunciato e rischiare fino a un anno e sei mesi di carcere».

Caratteristico e inconfondibile è il modo di scendere in piazza delle Sentinelle: le vedremo in piazza Mariano Vittori – a partire dalle 16.30 – silenziose, immobili, con un libro in mano in file ordinate, mentre manifestano il loro dissenso sull’ipotesi di legge sulle unioni civili attualmente proposta dal governo, che prevede una disciplina delle convivenze talmente simile al matrimonio da non escludere le ipotesi di adozione per le coppie dello stesso sesso, con il contorno di pratiche come quella dell’utero in affitto.


Approfondimento

Perché un libro?

Le sentinelle leggono perché in un mondo in cui tutto viene manipolato dai mezzi di comunicazione non si accontentano di informazioni imparziali. Leggono perché non vogliono ripetere di slogan superficiali ma conoscere in profondità.

Perché un’ora?

Le sentinelle stanno ferme per un’ora, perché in una società in cui tutto procede a una velocità che non consente all’uomo di riflettere vogliono prendersi il tempo per farlo. Le sentinelle scelgono il silenzio, la lettura, il tempo per restituire gli uomini a loro stessi. È questa educazione che permette alle sentinelle di accorgersi di vegliare anche per chi le contesta, rifiutando le definizioni che riducono l’identità umana a una pulsione sessuale. Le sentinelle non accettano categorie fuorvianti come “gay” o “eterosessuali”, perché sanno che servono solo a far dimenticare il valore infinito di ogni persona. Per questo le sentinelle sanno di vegliare anche per amore all’umanità di chi le contesta.

Perché in piazza?

Perché la coscienza è qualcosa che dall’interno dell’uomo può cambiare il mondo, e la piazza è il luogo dove può avvenire l’incontro autentico con l’altro. Le Sentinelle non cercano visibilità nel circo mediatico, non si prestano ad utilizzare un linguaggio fuorviante e discriminatorio, si rifiutano di essere strumentalizzate e utilizzate da chi vuole mostrare una contrapposizione tra “omosessuali” e “eterosessuali”. In piazza, nella loro unica forma di presenza pubblica le Sentinelle in Piedi interrogano le coscienze e soprattutto incontrano le persone, quelle che vogliono capire, e anche quelle venute per contestare. Le incontrano di persona perché il contatto personale è l’unico autentico e l’unico capace di far parlare le coscienze. Silenziose si inverano, leggendo si formano, nel tempo discernono e imparano ad amare, le Sentinelle in Piedi esistono per rendere l’uomo libero già ora. Le Sentinelle sanno quindi di essere uno strumento politico solo di conseguenza. Perché solo una coscienza irriducibile a ogni omologazione e menzogna potrà cambiare la logica di un potere che anziché servire l’uomo cerca di controllarlo.