Selfie prima e dopo

Uno spartiacque. Il mondo non sarà mai più come prima. La mania dell’autoscatto imperversa ormai dappertutto. Per rendersene conto basta pensare cosa successo se questa moda fosse nata secoli prima.

Forse un selfie avrebbe accompagnato molti momenti storici, rendendo inutili le rappresentazioni dei pittori. I grandi trattati di pace si sarebbero risolti in scatti più che in sontuose feste e le reliquie dei santi si troverebbero rimpiazzate da migliaia di foto ridicole.

E immaginiamo la dea Kali farsi sei selfie contemporaneamente o medusa pietrificare un telefonino dopo l’altro. Pensiamo a Dante rimproverato da Virgilio per i troppi scatti con vari demoni e dannati. E che cos’è la sindone se non un selfie di stoffa?

Che cosa diventerà questa moda? Si esaurirà come le altre? O entrerà nelle nostre consuetudini quotidiane? Probabilmente nel curriculum ci diranno di allegare un selfie e anche gli sposi ripiegheranno su l’autoscatto per il servizio fotografico. Prima o poi avrà lo stesso valore di una firma.

Come per tutte le cose il segreto è prendere questo fenomeno con leggerezza. Scherzare e riderci su, usandolo come un pretesto qualsiasi per tutto il resto.

Caterina D’Ippoliti e Samuele Paolucci