Sel: Fara in Sabina cosa fa per i pendolari Cotral?

L’amministrazione comunale di Rieti scende in campo a fianco dei pendolari e l’amministrazione di Fara in Sabina cosa fa? Niente!

La soppressione delle corse oramai è pane quotidiano, solo venerdì scorso (15 marzo) nella fascia oraria pomeridiana ne sono state soppresse ben sette, in partenza dalla stazione ferroviaria di Passo Corese, per non parlare delle condizioni in cui sono costretti a viaggiare ammassati gli studenti e delle frequenti rotture degli autobus (spesso partono ma non arrivano, come stamattina sulla SP Farense), che espongono gli utenti a rischi di varia natura.

Il 13 febbraio l’amministrazione comunale diramò, per mano dell’assessore Marinangeli, un comunicato con cui annunciava pomposamente l’apertura di un tavolo di confronto con Cotral e gli istituiti scolastici, dopo di che non se ne è saputo più nulla.

Non più tardi di qualche mese fa (giugno 2012), l’allora assessore regionale (per niente rimpianto) Lollobrigida, annunciava, anch’egli pomposamente, il via libera della Giunta Polverini al “Programma di interventi straordinari in materia di pendolarismo e mobilità integrata e sostenibile”, con l’obiettivo dell’incremento dell’offerta qualitativa, dell’affidabilità e dei comfort del servizio.

Il sindaco di Fara in Sabina, in prima linea quando si tratta di onori e pronto a defilarsi quando si tratta di oneri, al momento del suo insediamento dichiarò: “ la questione del pendolarismo, così come quella della sicurezza e del trasporto, è per questa amministrazione e questo territorio di fondamentale importanza, oramai i pendolari rappresentano una fascia rilevante della popolazione, sottolinea Basilicata, e una componente importante del tessuto socio – economico di Fara in Sabina”, individuando nel TPL la risoluzione di tutti i problemi.

Confidiamo, naturalmente, nel nuovo governo regionale, sicuramente più sensibile rispetto al precedente, augurandoci un interessamento dell’amministrazione comunale, che fino ad ora non c’è stato, forse per non turbare gli equilibri correntizi all’interno del centrodestra.