Sebastiani sui bandi comunali: almeno copiate bene!

La domanda per partecipare all’appalto per la gestione del servizio socio-educativo domiciliare per minori va indirizzata al Comune di Rieti o al Comune di Brindisi?

Apprezzo lo sforzo dell’Assessorato ai Servizi Sociali nel pubblicare sull’albo pretorio comunale un errata corrige, con il quale comunica alle ditte interessate a partecipare al bando per l’appalto del servizio socio-educativo domiciliare per minori che la scadenza è fissata al 28 ottobre, come previsto nell’avviso, e non al 23, come erroneamente riportato nel disciplinare.

Credo tuttavia che l’Assessore e la Dirigente dovrebbero prendere in seria considerazione la mia richiesta di ritirare il bando, apportare le correzioni necessarie e provvedere alla sua ripubblicazione.

Lo chiedo senza alcun tipo di retropensiero e al solo fine di venire in soccorso dell’Amministrazione.

Non c’è nulla di scandaloso nel volersi informare di quanto accade in altri comuni relativamente ai servizi che si intendono appaltare all’esterno, attraverso quell’insostituibile strumento che è internet, ma poi è necessario saper almeno copiare.

E, nel caso di specie, chi ha predisposto il bando non può essere definito proprio un attento (ri)lettore.

Poteva almeno rileggere quanto l’Amministrazione si apprestava a pubblicare per non far capire che il Comune di Brindisi era venuto in soccorso a quello di Rieti. Proprio così.

Avete letto bene, il bando è stato scopiazzato dal sito del Comune pugliese.

Se si guarda attentamente, infatti, il modulo di domanda di ammissione alla gara allegato all’avviso, a pagina 3, ci si accorge che l’impresa deve rilasciare una dichiarazione in cui specifica di “non aver commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dal Comune di Brindisi”.

Ma se il servizio è bandito dal Comune di Rieti, come può un’impresa partecipante fare la dichiarazione al Comune di Brindisi.

In conclusione il servizio di cui trattasi è bandito dal Comune di Rieti o da quello di Brindisi?

Non posso non evidenziare, inoltre, ribadendo quanto già segnalato qualche giorno fa, che esso contiene una serie di contraddizioni al suo interno, all’art. 4 si parla di servizio socio educativo a domicilio e al tempo stesso, però, si chiede all’impresa aggiudicatrice la disponibilità di locali idonei.

Scorrendo il disciplinare di gara, viene affermato che il servizio si svolgerà totalmente all’esterno del domicilio delle famiglie bisognose.

Credo sia necessario fare chiarezza nell’interesse dell’utenza in particolare e della cittadinanza in generale e, per il futuro, conoscere almeno le cose che si fanno.