Sebastiani: quel silenzio assordante sulla Coop Quadrifoglio

Il silenzio assordante di questa maggioranza nei confronti delle lavoratrici della cooperativa Quadrifoglio.

Si è parlato spesso fin dai primi mesi di consiliatura delle epurazioni operate da questa Amministrazione a danno delle borse lavoro, dei lavoratori precari, di quelli impegnati in attività socialmente utili all’interno dell’ente e, in generale, di tutte quelle persone che hanno avuto la fortuna o la disgrazia, a seconda del punto di vista da cui le si guardi, di aver ricevuto un’opportunità di lavoro dalle giunte di centro destra.

Ma poco o nulla è stato detto delle lavoratrici della Coop. Quadrifoglio che hanno pagato in prima persona, insieme agli alunni portatori di handicap di vario grado e alle loro famiglie, i tagli delle ore di assistenza specialistica di base.

Con la logica conseguenza, facendo meno ore, di vedersi decurtato lo stipendio mensile con punte anche del 30%.

Per chi ha la fortuna di avere il coniuge con un lavoro stabile e ben retribuito in questi mesi ha attutito il colpo e comunque non senza difficoltà, coloro che, per varie ragioni, portano avanti il gravoso peso della famiglia da sole, spesso con figli a carico, passa invece brutti quarti d’ora.

Considerando, inoltre, che queste lavoratrici lavorano otto mesi l’anno e sono passate da un orario di lavoro di trenta ore a ventidue ore settimanali, con l’ulteriore penalizzazione che, se l’alunno è assente, esse vengono retribuite solo per la prima ora nel primo giorno di assenza.

Con l’inizio dell’anno scolastico si sono verificati casi in cui gli alunni da assistere si sono assentati per dieci giorni consecutivi con l’ovvia mancata corresponsione della retribuzione, essendo iniziato il 12 settembre scorso.

In più da quest’anno si è aggiunta un’ulteriore diminuzione, da sei a quattro ore, delle ore di accoglienza nelle scuole che forniscono questo servizio.

In una delle prime riunioni della commissione sanità, sicurezza e assistenza sociale, lavoro, ricorso che l’assessore “tecnico” Mariantoni si impegnò a definire entro il 30 settembre di quest’anno il protocollo d’intesa nel quale sarebbero stati indicati i titoli specifici validi per il prossimo bando, visto che l’attuale scadrà il 30 giugno 2014.

Nulla ancora abbiamo registrato su questo fronte, vanificando di fatto la possibilità delle operatrici già in servizio di riqualificarsi in tempo per ottenere i titoli richiesti dall’Assessore.

Chissà se l’Assessore Mariantoni riuscirà una volta tanto ad attuare politiche sociali in favore dei lavoratori e dei cittadini. Se avesse la voglia di documentarsi, scoprirà che nella maggior parte dei comuni italiani dove è presente il servizio di assistenza specialistica di base, agli operatori viene richiesto il possesso della qualifica di assistente educatore culturale che si ottiene frequentando un corso AEC di circa 200/300 ore.

Alcune delle operatrici hanno già manifestato la volontà di frequentare questo genere di corso a proprie spese. Ad oggi non hanno avuto nessun cenno di riscontro alle loro richieste.

Sia gentile Assessore, dia delle risposte. È o no un tecnico prestato alla politica, nominato, non eletto dal popolo? Queste sono problematiche che un tecnico come Lei dovrebbe facilmente conoscere e risolvere senza indugi.

A meno che il suo assessorato e la giunta Petrangeli non abbiate un progetto “diverso” per le lavoratrici della Coop. Quadrifoglio. Non vorremmo assistere allo stesso film già visto per i dipendenti del Nespolo o del Rigliani, dove tutto avete fatto meno che tutelare gli interessi dei lavoratori.

Ma è comprensibile, anche loro erano ricompresi nell’elenco dei soggetti da epurare.