Scout: festa grande a Rieti per il compleanno di Baden-Powell / MAXI GALLERIA FOTOGRAFICA

22 febbraio: una data che agli Scout suona più che familiare. In tutto il mondo e per ogni associazione, in tale giorno, si festeggia l’anniversario della nascita del fondatore del movimento, Robert Baden-Powell (per tutti gli scout del mondo semplicemente BP), che nel 2016 ha festeggiato il suo 159° compleanno.

L’attività, svolta domenica 21, ha visto tutto il Gruppo diocesano FSE Rieti 2 “Marco Tempesta” riunito nella chiesa di San Pietro Martire per la messa celebrata dall’assistente spirituale, don Emmanuele dell’Uomo d’Arme.

La giornata è poi proseguita indipendentemente in ogni unità all’insegna del ricordo e degli insegnamenti di BP. La piccola chiesa del centro storico è stata invasa da lupetti, coccinelle, esploratori, guide, rover e scolte, tutti guidati dagli educatori responsabili. Gli abituali frequentatori della messa hanno sicuramente trovato meno spazio del solito, ma tanta contagiosa allegria in più che don Emmanuele, richiamando storiche frasi di PB sul saper superare i propri limiti, non ha mancato di sottolineare. 

Quest’anno il BP Day ha coinciso con l’anniversario dei 100 anni dello scautismo cattolico in Italia, che è stato ricordato nei diversi giochi e attività, in particolare gustando prima latte fresco (certamente buono) e poi latte con cacao. Tutti ne hanno apprezzato il miglior sapore, a simboleggiare che lo scautismo è certamente buono e valido, ma con la fede cattolica acquista tutto un altro gusto.

Le unità hanno poi sviluppato i quattro punti fondamentali del metodo scout, come indicati da BP, per rendere ogni persona migliore: il carattere, la salute e la forza fisica, le abilità manuali, lo spirito di servizio, tutti uniti dalla vita di fede.

Il momento di ritrovo finale, occasione in cui ogni branca ha esposto al resto del gruppo il lavoro svolto durante il giorno, ha avuto luogo nel Parco VI giugno 1944 del quartiere Borgo, dove tutti hanno ricevuto semi di piante e terra, metafore rispettivamente dello scoutismo che germoglia e della fede cristiana che ne feconda le attività. Al termine, ognuno ha salutato tutti i fratelli e le sorelle scout presenti per tornare a casa, pronto e determinato a percorrere la strada del movimento in maniera sempre più entusiasta e partecipata.