Schneider: unità dei lavoratori tra Stezzano e Rieti

Gli RSU Cesare Foffi e Roberto Paolucci del sito Schneider di Rieti, il 12 febbraio si sono recati a Stezzano. Sul posto è presente una fabbrica Schneider Electric che occupa circa 750 operai. Con loro anche il direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi Sociali e del Lavoro don Valerio Shango che spiega: «questa visita, è stata una tappa importante per costruire una coscienza comune della situazione attuale tra i dipendenti della multinazionale francese».

A Rieti, le scelte discutibili dei vertici Schneider, accompagnate da una certa fiacchezza delle istituzioni politiche, sta mettendo a rischio il futuro di 180 lavoratori. Dopo la decisione dell’azienda di spostare la produzione all’estero, gli addetti reatini si ritrovano senza alcuna certezza di riuscire a tenere il sito aperto.

«Il rischio – aggiunge don Valerio – è che quella di Rieti sia soltanto la prima avvisaglia di una più generale politica di “riduzione dei costi” da parte dei francesi. Politica che potrebbe essere estesa a tutti i siti Schneider Electric d’Italia. Lo dimostrano la cassa integrazione (oltre che la mobilità) prima per gli uffici di Stezzano e le aree commerciali, ora di MV Plant e dello Stabilimento di Cairo Montenotte».

Fra i vari punti del dibattito, anche alcune proposte: «Abbiamo auspicato – dice don Valerio – che il Governatore della Regione Lombardia prenda coscienza della gravità di questa crisi dentro Schneider Electric. Attraverso un’azione congiunta con il Governatore del Lazio si potrebbe arrivare, con il concorso del MiSE, a dare una risposta seria e ferma ai lavoratori Schneider in Italia, offrendo garanzie di lavoro a tutti e trovando la necessaria soluzione industriale per il sito di Rieti».

È stato significativo che tutti i lavoratori presenti all’assemblea abbiano confermano la propria solidarietà ai lavoratori di Rieti. «In questo tempo di grandi cambiamenti – sottolinea don Valerio – una soluzione positiva per il sito reatino sarebbe un messaggio di sicurezza per il posto di lavoro di tutti gli addetti all’interno di Shneider Italia».

«Stiamo andando in una buona buona direzione» conclude il sacerdote. «Indubbiamente gli operai si rafforzano stringendosi assieme, facendo fronte comune rispetto al cambiamento delle condizioni generali in cui si trovano a lavorare. Una sinergia che va però stretta, e forte, anche fra le varie istituzioni del nostro territorio per tutelare il lavoro e la dignità delle persone. Da Stezzano viene un invito a non perdere la speranza. E noi continuiamo a credere che una soluzione industriale per Rieti può essere trovata in tempi ragionevoli».