Schneider, i lavoratori: «non mollare!»

«Ho una lettera, il titolo è non mollare. Vi chiedo di partecipare concretamente» è l’invito di una lavoratrice ai sindacati durante l’assemblea con i vertici regionali tenuta alla Schneider il 13 febbraio. Di seguito il testo del documento:

Un rischio sta sempre dietro l’angolo e può determinare un danno incalcolabile! È facile infatti scoraggiarsi alle prime prove della vita, di fronte alle difficoltà di ogni genere, quando “le luci si spengono” ed il sipario magari è ormai chiuso!

Finché perdurava il clamore e l’attenzione era pressante, probabilmente è stato quasi incoraggiante esporsi ed offrire il proprio apporto per la causa comune della salvaguardia del lavoro! Ora che tutto sembra ridimensionarsi ed anche i mass media hanno affievolito il, loro interesse, c’è il pericolo che qualcuno possa demoralizzarsi e defilarsi rassegnato di fronte alla cattiva sorte!

Ebbene, è proprio questo il momento di “non abbassare la guardia”! Quando sembra che abbia perso, non concentrarti su ciò che hai perso, ma su quello che resta da vincere. Vai sempre avanti, senza preoccuparti degli ostacoli o di inciampare, la vita è fatta per vivere e ti offre sempre una opportunità per ricominciare!

La vita è meravigliosa! Con le sue sfide, i suoi dolori, le sue prove! Ci combatte e, a volte, ci atterra nella polvere! Ma sempre, e sottolineo sempre, ci da l’opportunità di rialzarci e di ricominciare. Per decenni il Territorio Sabino “ha ammainato le vele”, lasciando spazio alla desolazione, alla rassegnazione!

Tutto questo ha determinato sconfitte su sconfitte! Nessuno ha mosso un dito per sviluppare e far crescere questa Terra! Nessuna persona è stata capace di intraprendere una risoluzione per il Bene e per l’incremento delle attività a qualsiasi livello!

Anche nei periodi di opulenza, con la Cassa del Mezzogiorno, sono state adottate iniziative fallimentari, che poi hanno determinato il fallimento e la desolazione attuale! Sono mancati provvedimenti per le infrastrutture, per il Terziario, per l’affermazione degli Enti e delle Istituzioni!

Oggi, ci ritroviamo con le “pezze nel sedere”! Oggi, tutti ridono di noi, di questa Provincia Sabina disastrata, di questa Città di Rieti sconosciuta a livello Nazionale, abbandonata da tutte le Istituzioni! La vicenda della Schneider non è altro che un “tassello” di un mosaico da tempo prevedibilmente mancante!

Se, peraltro, qualcuno ritiene di abbandonare la lotta, ebbene sappia che qualche altro continuerà a lottare non per se stesso, ma per l’intera collettività! C’è l’obbligo di non mollare! “Vae Victis!”. Guai ai vinti! Speravo che almeno i nostri Rappresentanti Politici, Sindacali, Ecclesiali, Istituzionali facessero prevalere i loro sentimenti di “condivisione totale”, e non solo di semplice “solidarietà”!

Se davvero dobbiamo morire, perché la mentalità, la concezione, la tradizione hanno sempre provocato nei Reatini, nei Sabini rassegnazione e sottomissione, ebbene ora si sappia che qualcuno intende vendere “cara” la propria pelle! Chi vuole bene al Territorio, soprattutto alle persone, ai lavoratori, continui a “lottare” e continui a “sperare”, perché il Governo italiano, di cui facciamo parte anche noi, salvaguardi i nostri diritti e sappia concedere anche alla Popolazione Sabina ciò di cui ha bisogno: lavoro, giustizia, sviluppo, crescita, libertà di vivere, e non rassegnazione a morire!

Anche a te, sì proprio a te, grido ancora più forte: non mollare!