Schneider, la voce dei lavoratori reatini arriverà a Parigi

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«Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto, con largo ritardo, le risposte ai quesiti tecnici sottoposti al Gruppo Schneider dai tecnici e Rsu di Rieti. Come temevamo le risposte sono risultate molto evasive e condizionate in modo decisivo dalle scelte industriali assunte dal gruppo e comunicate tardivamente alle rappresentanze sindacali in Italia. L’argomentazione principale di Schneider è: il progetto è stato già implementato con investimenti ad Ales (Francia) e a Plovdiv (Bulgaria) e non intendiamo modificare le scelte». Lo dichiarano in una nota unitaria Fim Fiom Uilm nazionali e il coordinamento nazionale Rsu Schnieder.

«Anche l’advisor – proseguono i sindacati -, incaricato di ricercare altre soluzioni industriali per dare continuità alle attività di Rieti, ci è stato comunicato solo nei giorni scorsi e non risultano impegni concreti di trasferimento di attività anche per garantire volumi produttivi adeguati nel breve e medio periodo».

Alla luce di questi sviluppi il coordinamento nazionale Schneider ha deciso di programmare un’iniziativa di mobilitazione in concomitanza alla riunione del C.A.E. (Comitati aziendali europei) che è programmata per il 23 aprile 2013 a Parigi.

«Intendiamo portare una numerosa delegazione di lavoratori di Rieti, con la partecipazione anche dei rappresentanti sindacali di tutti gli stabilimenti italiani, a manifestare presso la sede di Parigi in cui si effettuerà l’incontro per essere ricevuti dai massimi dirigenti di Schneider Electric. In quella sede – proseguono i rappresentanti sindacali – oltre a rimarcare le difficoltà ancora presenti nella trattativa che riguarda i lavoratori di Guardamiglio, chiederemo al gruppo di rivedere la propria decisione e di fornire reali alternative per la continuità produttiva del sito di Rieti».

«Per questa stessa ragione – conclude la nota – chiederemo il rinvio dell’incontro del 24 aprile comunicatoci al Ministero dello Sviluppo economico»