Santa Barbara, il libro di Valentino Gunnella sulle immagini nelle monete

Non avrebbe potuto essere migliore l’avvio del ricco programma che l’Associazione Culturale Santa Barbara nel mondo propone per il suo 19° anno di attività al fine di valorizzare solidarietà e testimonianza di fede nel segno della patrona di Rieti: sabato 18 novembre, l’Auditorium Varrone ha accolto il vasto pubblico convenuto per assistere alla presentazione del saggio Imago Barbaræ in nummis Santa Barbara nella monetazione italiana che raccoglie la ricca documentazione messa a punto da Valentino Gunnella, apprezzato numismatico reatino (impegnato anche nell’AC diocesana).

Sotto l’egida del vescovo monsignor Domenico Pompili, con il patrocinio del Rotary club, il volume è stato illustrato sotto il profilo storiografico e storico-artistico dai professori Gianfranco Formichetti (assessore comunale alla Cultura) e Ileana Tozzi (direttore del Museo dei beni ecclesiastici della Diocesi), entrambi membri del club di servizio.

L’immagine di santa Barbara ricorre sul recto e sul verso di parpagliole, giuli, testoni e sesini coniati dalla Zecca di Mantova e dalle Zecche periferiche del ducato gonzaghesco fra il terzo quarto del XVI e la metà del XVII secolo, manifestando la devozione per la Santa alla quale è peraltro intitolata la cattedrale mantovana.

L’iconografia della martire oriental-sabina, invocata come patrona dagli armaioli e dagli artiglieri, si presta ad una interpretazione di più ampio respiro dell’emblema polisemico costituito dalla torre, capace di evocare il potere politico amministrativo del casato dei Gonzaga accanto alla simbologia trinitaria suggerita dalla Passio della santa e dalla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine.

Il saggio di Gunnella, frutto di un lungo ed accurato lavoro di ricerca, non si limita ad illustrare gli aspetti più prettamente numismatici e tecnici dell’originale argomento, ma inquadra il tema in maniera esauriente in una prospettiva di ampio respiro storiografico, puntualmente colta nella Prefazione vergata dal Vescovo Pompili che, citando il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, auspica il rinnovarsi di un’economia che sappia porsi al servizio dell’uomo e della vita.

Foto di Massimo Renzi