Sanità, i Grilli parlanti: basta interinali, ci vogliono assunzioni

Sono stati spesi fiumi di parole riguardo le numerosissime perdite di lavoro nel reatino, eppure quelle poche persone fortunate che ancora possono chiamarsi lavoratori spesso non hanno garanzie di un futuro in cui permettersi un mutuo per una casa propria, in cui permettersi l’università per i figli, in cui ci siano prospettive di lavoro per i familiari o, più semplicemente, in cui non siano attanagliati dall’incubo di non poter onorare i debiti.

Oltre alle innumerevole chiusure di fabbriche ed esercizi commerciali, la perdita di lavoro interessa quasi tutti i settori, ciò nonostante in alcuni casi in cui il lavoro ancora c’è, si può anche restare senza stipendio; è questa la sorte toccata ai numerosi interinali che lavorano presso l’Ospedale e le strutture della ASL di Rieti, molti dei quali sono gli unici ad avere un reddito in famiglia, eppure dall’oggi al domani si sono ritrovati senza paga ed in balia di decisioni ed azioni risolutorie intempestive.

Recentemente il Prefetto di Rieti, il Vice Prefetto Vicario, il Direttore Generale della Azienda USL di Rieti, il Direttore Amministrativo, i responsabili delle U.O.C. Acquisizione Beni e Servizi ed Economico Finanziaria della ASL, insieme ad Alessio D’Amato, responsabile della cabina di regia del sistema sanitario della Regione Lazio, si sono incontrati per esaminare le problematiche connesse al servizio dei lavoratori interinali dell’Agenzia del lavoro Alba S.p.A.; nell’incontro è emersa la necessità di adottare provvedimenti atti a preservare il servizio pubblico essenziale e il mantenimento dei livelli occupazionali, è stato quindi chiesto alla Regione di poter indire una procedura di gara e di poter procedere all’indizione di avvisi pubblici per assunzioni di lavoratori a tempo determinato, di avviare apposito interpello, in via d’urgenza, di altri operatori per l’affidamento del servizio fino all’aggiudicazione della nuova procedura ad evidenza pubblica.

Il dott. D’Amato ha manifestato l’accordo a procedere all’espletamento della gara con la formula richiesta e ad avviare apposita istanza, sempre in via d’urgenza, di altri operatori per l’affidamento del servizio, esprimendo parere favorevole anche alla richiesta di riorganizzazione dei servizi e all’indizione di avvisi pubblici per l’assunzione di personale a tempo determinato.

Dopo l’impossibilità per l’Agenzia Alba S.p.A. di Frosinone a provvedere al pagamento degli stipendi, per i già noti problemi legati ad errate operazioni, sembrerebbe che ora l’Azienda USL di Rieti sia stata autorizzata a subentrare in surroga ad Alba S.p.A. nell’erogazione materiale degli emolumenti che il personale interinale andrà a maturare, secondo un preciso accordo tra Agenzia e ASL, ad integrazione delle disposizioni contenute nel contratto in essere.

Intanto i 230 interinali sono ancora in attesa.

Un paio di anni fa la ASL pubblicò un bando di concorso per assumere 56 ausiliari a tempo determinato, tramite il centro per l’impiego di Rieti, rispettando i criteri di disoccupazione, famiglie numerose, familiari disabili, incapienza economica ecc. Dopo che venne redatta la graduatoria però la Regione pose degli ostacoli e nonostante i numerosi solleciti da parte della ASL, motivati dalla prospettiva di una seria compromissione dei livelli minimi di assistenza, non concesse l’autorizzazione all’assunzione del personale e la ASL dovette rivolgersi all’agenzia interinale per reperire quel personale strettamente necessario.

Il gruppo “Grilli Parlanti di Rieti” chiede che si torni ad impiegare gli interinali in maniera corretta e chiede alla Regione Lazio che si superi la forma di precariato degli stessi e che autorizzi le assunzioni a tempo determinato del personale ausiliario necessario, iscritto nelle graduatorie dell’Ufficio Provinciale del Lavoro.

I “Grilli Parlanti di Rieti” chiedono, inoltre, che vengano accordate al più presto le deroghe e venga urgentemente autorizzata l’indizione di avvisi pubblici per colmare la cronica carenza di personale che, anche in vista della necessità di fruizione delle ferie, vedrebbe compromessi i livelli minimi assistenziali con un devastante allungamento delle liste di attesa, acuendo così la situazione emergenziale in cui versa l’unica realtà sanitaria del territorio, difficile da gestire e da contenere.