Sanità: Amatrice non ci sta. Referendum per abbandonare il Lazio

Cresce nel Comune di Amatrice il disagio per la politica sanitaria. L’amministrazione non ci sta a perdere il presidio ospedaliero ed emerge la proposta di un referendum per votare l’uscita dalla Regione Lazio.

Mercoledì prossimo, un consiglio straordinario del Comune di Amatrice dovrà dare il via libera all’ordine del giorno proposto dal sindaco, Sergio Pirozzi: effettuare la consultazione e decidere se rimanere nella Regione Lazio o passare ad un’altra.

«Una regione che considera presidio ospedaliero in ‘area disagiata’ quello di Monterotondo, Bracciano, Subiaco e non quello di Amatrice non ci rappresenta più» si legge in una nota. «Ora basta, noi ce ne andiamo. Siete tutti invitati a partecipare al consiglio comunale in sessione straordinaria il giorno 20 agosto 2014, alle ore 21, presso il centro culturale S. Giuseppe, con all’ordine del giorno l’indizione di referendum consultivo per uscire dalla Regione Lazio».

Nel 2008 lo stesso strumento venne utilizzato a Leonessa: la domanda era se passare dal Lazio all’Umbria. Sui 2.290 elettori, andarono alle urne in 1.207: i «sì» furono 926, ma avrebbero dovuto essere 1.146 per avviare la procedura per il cambio amministrativo.

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