San Domenico: ultimo giorno per il mercato medievale

Domenica 30 agosto è l’ultima giornata di attività per il suggestivo Mercato delle Arti e dei Mestieri allestito in piazza San Rufo dalla Confraternita di Misericordia, insieme al Consorzio Reate Antiqua Civitas e al Mako (Mercato Agricolo a Km Zero) della V Comunità Montana, in occasione dell’ottava Rievocazione Storica della Canonizzazione di San Domenico a Rieti.

Un’esperienza senza dubbio positiva e molto apprezzata dal pubblico, che conferma la capacità della manifestazione legata al nome del fondatore dell’Ordine dei Predicatori di essere promotrice del territorio, delle sue attività e delle sue potenzialità.

«Il Mercato medievale non è un canale di autofinanziamento – spiega Fabio Spaccini, governatore della Confraternita di Misericordia – è l’invito a reinventare un pezzettino di economia locale, laddove l’economia della nostra città non ha alcun senso, non si basa più su niente. Rieti ha coltivato a lungo una sua vocazione artigianale. Lo si legge pure nei nomi delle strade: via Pellicceria, via Del Mattonato, e c’era il “borgo dei ferrari”, la zona dei “cordari”… Non si tratta di cedere ad una qualche nostalgia, ma di impostare lo sguardo nel modo giusto, di cogliere le opportunità del proprio tempo senza rinunciare a quanto ha funzionato fino a ieri e forse è stato abbandonato troppo frettolosamente».

Sui banchi in stile medievale del mercato, infatti, non si punta a rivendere oggetti prodotti altrove, ma a valorizzare il saper fare, il talento locale. Conoscenze da riprendere e da ripresentare direttamente sulla piazza, sulla quale si cola la cera per produrre candele, si fa il sapone, si lavora e si cuoce la ceramica. Esperienze che hanno alle spalle una grande ricerca: di conservazione, di approfondimento, di attualizzazione. Anche in questo senso la manifestazione su San Domenico è “rievocazione”: di un senso, di una prospettiva da riscoprire nelle radici della città.