Il saluto a don Bilotta

Era un giorno feriale, ma hanno voluto esserci tutti, martedì scorso, nella chiesa del quartiere Villa Reatina, per salutare don Salvatore Bilotta, in partenza per la sua Calabria. Il sacerdote, “prestato” alla diocesi reatina dal Movimento Apostolico, realtà ecclesiale dell’arcidiocesi di Catanzaro–Squillace, conclusi a Roma gli studi teologici per il dottorato che lo avevano finora trattenuto qui è stato richiamato dal suo vescovo a tornare alla propria Chiesa di origine. Un addio previsto, ma la cui notizia è giunta inaspettata.

A dare l’annuncio alla comunità parrocchiale di San Giovanni Bosco era stato la domenica precedente lo stesso vescovo monsignor Lucarelli, che aveva invitato ad accompagnare con la preghiera don Salvatore nel nuovo servizio. E per esprimere il grazie dei quasi quattro anni trascorsi insieme l’intera famiglia parrocchiale si è radunata due giorni dopo per l’ultima eucaristia presieduta dal sacerdote. Fedeli di tutte le età, con tanti fanciulli seduti a lato dell’altare e diversi giovani tra l’assemblea, che hanno animato la festosa liturgia con segni e preghiere, compreso un oggetto ricordo consegnato al giovane prete alla fine del rito.

Il grazie a nome di tutti i parrocchiani lo hanno espresso due delle più strette collaboratrici, Agnese e Federica, mentre il diacono Arnaldo e don Nicola, che hanno concelebrato insieme con il diacono Alessandro e il novello presbitero don Luciano con suo fratello padre Iulian, hanno formulato il saluto da parte del clero reatino con cui don Salvatore – che negli ultimi tempi ha guidato anche in diocesi la pastorale vocazionale – ha collaborato in questo quadriennio.

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