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Sacchetti Sassetti, la ricerca e gli scritti in un convegno a 50 anni dalla morte

Una giornata di studi per ricordare la figura di Angelo Sacchetti Sassetti a cinquanta anni dalla sua morte. L’iniziativa è dell’Archivio di Stato di Rieti e si terrà venerdì 16 novembre, dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 18, nella sala consiliare del Comune di Rieti.

Una giornata di studi per ricordare la figura di Angelo Sacchetti Sassetti a cinquanta anni dalla sua morte. L’iniziativa è dell’Archivio di Stato di Rieti e si terrà venerdì 16 novembre, dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 18, nella sala consiliare del Comune di Rieti.

La giornata è realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale reatina e la partecipazione di: Archivi di Stato di Frosinone, Latina e Perugia; Comune di Alatri; Chiesa di Rieti; Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale; Istituto per la storia del Risorgimento – sezione di Rieti; Associazione storica per la Sabina; Biblioteca Paroniana; Biblioteca Comunale “Luigi Ceci” di Alatri; liceo ginnasio “Varrone” di Rieti e liceo “Pietrobono” di Alatri.

Nel corso del convegno, suddiviso in due sessioni, si articoleranno numerosi interventi su diversi aspetti che hanno contraddistinto la ricerca storica di Sacchetti Sassetti. Saranno, inoltre, presentati i tre volumi editi dall’Archivio di Stato di Rieti e dall’Associazione Storica per la Sabina riguardanti la biografia di Sacchetti Sassetti, l’inventario del suo archivio e la trascrizione del suo schedario. A ciò si aggiunge il lavoro degli studenti del liceo Varrone che hanno portato avanti un progetto di ricerca focalizzato sull’attività di insegnante e studente presso l’istituto reatino.

Il programma prevede l’apertura dei lavori (ore 10,30-13) con i saluti del sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, del sindaco di Alatri, Giuseppe Morini e del presidente della Fondazione Varrone, Antonio D’Onofrio. Il convegno sarà poi introdotto dal direttore dell’Archivio di Stato, Roberto Lorenzetti, per poi proseguire con la presentazione dei tre volumi da parte di Renato Covino, professore della facoltà di Lettere dell’Università di Perugia.

La sessione pomeridiana (ore 15-18) sarà aperta dall’intervento di Ileana Tozzi, ispettore onorario Sabap del ministero per i Beni e le attività culturali, e dedicato al rapporto tra “Sacchetti Sassetti e il vescovo Massimo Rinaldi”. Seguiranno gli interventi di Marilena Giovannelli dell’Archivio di Stato di Latina (“Un intellettuale eclettico tra archivi e storia: Angelo Sacchetti Sassetti”); di Gianfranco Formichetti, assessore alla Cultura del Comune di Rieti (“Angelo Sacchetti Sassetti e Angelo Maria Ricci”); di Luigi Rambotti dell’Archivio di Stato di Perugia (“Giuseppe Sordini e Angelo Sacchetti Sassetti”); di Gioacchino Gianmaria dell’Istituto di storia e arte del Lazio meridionale (“Valerio Molella e Angelo Sacchetti Sassetti si scrivono”) e di Giulio Bianchini dell’Archivio di Stato di Frosinone (“Note scolastiche riservate su Angelo Sacchetti Sassetti”). La giornata di studi si concluderà con la presentazione del lavoro realizzato dagli studenti del liceo classico di Rieti dal titolo “Sacchetti Sassetti professore al liceo Varrone”.

Angelo Sacchetti Sassetti nacque a Rieti il 20 ottobre 1873 da Cesare e Annamaria Battigalli. La sua vita è stata dedicata quasi completamente alla ricerca storica alla quale si interessò fin da giovanissimo. Laureatosi in Lettere nel 1898 all’Università di Roma, fondò la prima rivista culturale pubblicata a Rieti con il nome di “Vita Sabina”.

Dopo la laurea, divenne insegnante al ginnasio reatino mantenendo il suo impegno politico nell’area socialista. Una appartenenza che lo portò a divenire sindaco del capoluogo sabino prima e immediatamente dopo gli anni del Fascismo, periodo nel quale fu esiliato dalla sua città per trasferirsi prima a Potenza, poi a Matera e quindi ad Alatri. Morì a Rieti il 26 maggio 1968 all’età di 95 anni. È stato autore di articoli ed opere dedicate, in particolare, alla storia dell’arte, del Risorgimento e ai numerosi eventi storici e personaggi che hanno caratterizzato Rieti e il suo territorio.