Azione Cattolica

“Rivolti verso”, per i giovanissimi di Azione Cattolica l’invito agli “sguardi”

Due giorni insieme per adolescenti di Rieti e Roma, tra visite ai presepi, preghiera e attività di gruppo.

“Guardare una stella vuol dire già che hai fatto un passo verso di lei”: così il sottotitolo della due giorni Giovanissimi promossa dall’Azione Cattolica reatina ai propri adolescenti durante le vacanze natalizie. Sottotitolo a corredo dello slogan “Rivolti verso”, per l’iniziativa che ha messo insieme alcuni ragazzi dei gruppi Acg di Vazia, Campoloniano e Regina Pacis-Centro storico, con l’aggiunta di alcuni coetanei giunti da Roma, dalla parrocchia San Barnaba con cui i reatini hanno da tempo stabilito un legame. In sintonia con il tempo liturgico, un percorso di riflessione un po’ nello “stile Magi”: il saper guardare, il saper rivolgere lo sguardo verso una luce significativa.

A partire dall’attività proposta nel primo pomeriggio: un giro in città, visitando alcuni luoghi significativi del centro storico e le esposizioni della “Valle del primo presepe” ivi ospitate, in cui i ragazzi erano invitati a scattare una foto descrivendola con un aggettivo che spiegasse che cosa di quanto fotografato li avesse colpiti.

Dopo la preghiera, cena con pizza presso la sede dell’AC diocesana a Palazzo Quintarelli, prima di recarsi alla parrocchia di Vazia per vivere una nottata spirituale, iniziata con la recita di compieta e l’adorazione eucaristica che, per chi lo voleva, è diventata continuativa: dall’osservare del pomeriggio, dunque, si è passati al contemplare.

Due delle possibili sfaccettature del verbo “vedere”: su queste e altre ci si è soffermati nell’attività dell’indomani, che dopo le lodi mattutine ha portato i giovanissimi a riflettere in gruppo cogliendo come il “vedere” assuma vari significati, espressi dai diversi verbi in lingua greca, nel Vangelo di Giovanni: dall’iniziale scorgere al saper attentamente osservare, fino al contemplare per raggiungere quell’aver visto e dare testimonianza che identifica il discepolo di Gesù.

L’attività, svolta tra giochi a tema e condivisione nei gruppi, con l’aiuto degli animatori e dei sacerdoti (con l’assistente unitario di AC e parroco di Vazia don Zdenek c’era anche, giunto col gruppo romano dalla comunità dei padri Pavoniani di San Barnaba, il vice parroco padre Elio, e anche don Roberto si è affacciato) si è conclusa nel pomeriggio con la preghiera finale e i saluti, lasciando ai partecipanti un invito a riflettere: se il rivolgere lo sguardo è già una presa di decisione, è già una scelta, è già uno stile di vita, ognuno di noi a che cosa rivolge lo sguardo?