Riordino del Corpo Forestale, la Cgil: «la politica tuteli il territorio»

«Il decreto che fissa lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato prevede il passaggio del personale prioritariamente all’Arma dei Carabinieri, in parte alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza e per la lotta attiva agli incendi boschivi al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco».

Lo ricorda la Cgil Funzione Pubblica sottolineando che la riorganizzazione interessa in modo rilevante la Provincia di Rieti, nella quale operano circa 300 uomini del Corpo Forestale, «suddivisi tra Stazioni, Scuola Forestale di Cittaducale e reparto volo dell’Aeroporto Ciuffelli».

Il sindacato richiama l’attenzione delle forze politiche, partiti, sindaci, consiglieri comunali, provinciali, regionali e gli onorevoli reatini ad attivarsi «affinché nell’ambito dei decreti attuativi e dei dispositivi ministeriali, si facciano valere le ragioni del territorio reatino».

In particolare la Cgil esorta alla «difesa dell’esistenza della Scuola Forestale di Cittaducale, quale Istituto di Formazione specialistica in materia ambientale dell’Arma dei Carabinieri; al mantenimento del reparto Volo dell’Aeroporto Ciuffelli di Rieti, da incardinarsi nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con funzioni di lotta attiva agli incendi boschivi e soccorso tecnico urgente sul territorio regionale ed interregionale, di addestramento del personale aeronavigante su simulatore, di officina di manutenzione degli elicotteri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;

definizione dei presidi per la lotta attiva agli incendi boschivi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nell’ambito della provincia reatina su cui ricade la maggiore estensione del patrimonio boschivo della Regione Lazio».

«Se le forze politiche si attiveranno tempestivamente – concludono dal sindacato – i disagi per il personale del Corpo Forestale dello Stato che transiterà in altri Corpi saranno sicuramente ridotti e contestualmente si attiveranno percorsi virtuosi e di prospettiva per il territorio».