Riflessioni sulla fede al Centro Sociale “Città Giardino”

Giovedì 14 febbraio si è tenuto un incontro con Padre Luca Scolari presso il Centro Sociale di via dei Salici sul tema: La Fede. L’incontro è stato organizzato dal Gruppo dell’Azione Cattolica Adulti della Parrocchia di Santa Lucia insieme ai partecipanti ai corsi di “ginnastica dolce e d’inglese” e ai soci del Centro Sociale del quartiere “Città Giardino” con la partecipazione del Parroco Mons. Luigi Bardotti.

Numerose persone hanno partecipato all’evento con molta curiosità e usciti dall’incontro arricchiti spiritualmente dalle sapienti parole di Padre Luca. Il religioso ha imperniato il suo intervento su la poesia di Trilussa “La vecchietta”:

Quella vecchietta ceca che incontrai
la notte che me persi in mezzo Ar bosco,
me disse: «Se la stra nun la sai
te ci accompagno io, che la conosco».

«Se ciai la forza de venimme appresso
de tanto in tanto te darò una voce
finno là in fonno, dove c’è un cipresso,
fino là in cime, dove c’è la Croce…»

Io risposi: «Sarà… ma trovo strano
che me possa guidà chi nun ce vede…»
La ceca, allora, me pijò la mano
e sospirò: «Cammina». Era la fede.

Padre Luca si è ispirato alla poesia per parlare della fede, di quel credere in un Dio che nella sua saggezza governa il mondo.

La fede può essere una buona guida ma… anche Papa Luciani parlando della poesia dice commendandola «Prima, però, la convinzione deve formarsi e piantarsi nella mente. E qui, caro Trilussa, sta oggi la difficoltà, qui il viaggio della fede si rivela non la patetica passeggiata sulla strada del bosco, ma un viaggio a volte difficile, talora drammatico e sempre misterioso».

Giovanni Paolo I aveva forse intuito su quale piano stava scivolando la storia. Le sue parole paiono pronunciate per il nostro presente, per la drammatica la situazione in cui viviamo, per un tempo in cui corruzione e immoralità dominano la vita pubblica.

Ma anche le cose più disdicevoli che accadono, talvolta sono di aiuto. Ci forzano a cambiare il nostro percorso, a trovare strade nuove per arrivare agli obiettivi che la Chiesa ci indica. L’amore in Dio è da paragonarsi, afferma Don Luca, a quello di una coppia, alla reciproca fiducia che la tiene unita. La fede in Dio è qualcosa da paragonare all’amore che il figlio ha per i propri genitori.

Chi ama Dio deve avere fiducia in Lui, e con  tenerezza e amore sentirsi figlio. La fede in tale modo è «la certezza di cose che si sperano, e la dimostrazione di cose che non si vedono».

Applicata alle opere, la fede è la radice e l’albero e le opere sono i frutti. Noi non siamo salvati per fede e per opere, ma per mezzo della fede che opera. Noi siamo, cioè, salvati solo per fede, ma la fede non rimane da sola.

Al termine i partecipanti hanno sollecitato Padre Luca a parlare delle dimissioni del Papa e si è potuto constare quanto quest’atto insolito abbia turbato la gente. In tanti percepiscono Benedetto XVI come una persona abbandonata, lasciata sola in un momento difficile, che umilmente si è messa da parte invocando il Signore perché la Chiesa sia governata da un Papa più giovane, che sappia caricarsi tutti i problemi che si vivono in quest’epoca.