Con “Rietidecide” Ivano Paggi vuole alimentare il dibattito pubblico

Dall’amore per il territorio e dalla volontà di impegnarsi da parte di un nutrito gruppo di cittadini – lavoratori, giovani, disoccupati – nasce “Rietidecide”, una nuova associazione politico-culturale di stampo riformista che ha deciso di scendere in campo per alimentare il dibattito pubblico sui grandi temi che riguardano il futuro del nostro territorio e stimolare le Istituzioni ad assumere, e a farlo in fretta, le decisioni che Rieti attende da tanto, troppo tempo. Nel nostro Paese è ormai arrivato il tempo di affrontare le sfide decisive che la contemporaneità ci mette di fronte e le amministrazioni locali devono fare altrettanto, con coraggio e con amore, i due ingredienti alla base dell’impegno dei membri di “Rietidecide”. La nostra associazione intende offrire al dibattito pubblico e all’Amministrazione Comunale – che anche alla luce della recente abolizione delle province oggi assume un ruolo ancor più determinante – un contributo di idee, suggerimenti, proposte e critiche basato su cinque pilastri:

  • Il lavoro e l’occupazione, perché cessi il tempo dei soli tagli e diventi prioritaria la necessità di recuperare ed integrare fasce di popolazione rimaste ai margini del mondo del lavoro, mettendo in campo interventi straordinari ed efficienti per i nostri concittadini, attraverso una destinazione di risorse economiche comunitarie, regionali e locali;
  • Il territorio e l’urbanistica, sotto i suoi vari aspetti che vanno dal recupero delle frazioni e delle periferie fino alle determinazioni riguardanti le ex aree industriali;
  • La sanità con le sue articolazioni, che rappresenta un’altra nota dolente del reatino e che, complessivamente, attraversa un momento di profonda riflessione anche a livello regionale, ricordando però che in questo campo il Sindaco è la massima autorità sul proprio territorio
  • Il sociale, partendo dal presupposto che il tempo che viviamo determina la necessità di ripensare un sistema di welfare, anche locale, adeguato alle variegate esigenze della popolazione.
  • Tematiche di interesse generale che avranno un peso specifico enorme nel futuro del territorio reatino, solo per citare alcuni esempi l’Università, l’Asm, il Mattatoio, la Ztl.

L’associazione “Rietidecide” – con sede a Rieti in Via Pennina, 28 – ha scelto come guida di questo nuovo percorso Ivano Paggi, già consigliere comunale e vicepresidente dell’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti, da sempre partecipe e sensibile alle varie problematiche territoriali.

«Torno ad impegnarmi raccogliendo la richiesta e lo stimolo di tanti, tanti amici che hanno mostrato la volontà di recuperare un percorso politico e culturale di area riformista – dichiara il neo presidente dell’associazione “Rietidecide”, Ivano Paggi – rinnovandolo nelle idee e nelle forme, per il bene di questo territorio che è chiamato con estrema urgenza a decidere del suo futuro».

«C’è bisogno di elaborare, fare, decidere, di non aspettare più, di assumersi responsabilità e mettere in campo il coraggio e l’orgoglio. Vogliamo essere da pungolo verso la giunta del Comune di Rieti e nel contempo vivacizzare il dibattito pubblico, ultimamente troppo spesso ridotto a scontri senza risultati e a un livellamento non certo esaltante, al fine di contribuire a far emergere idee, proposte e soluzioni per il bene della comunità» aggiunge Paggi che conclude: «La mia lontananza dalla scena politica di quasi un anno e mezzo è servita soprattutto ad osservare cosa stesse accadendo nella politica e nella classe dirigente della nostra città e della nostra provincia. In questo lasso di tempo ho maturato il convincimento che la scelta compiuta nelle ultime amministrative di allontanarmi (dopo 34 anni) dal campo storico di riferimento della mia azione politica, è stata sbagliata e giustamente non compresa (e punita) dal mio elettorato. L’autocritica è indispensabile nella vita così come in politica e ora molti di quegli amici sono tornati con forza a chiedermi un impegno che ho accettato con rinnovato e convinto entusiasmo. Condivideremo questo nuovo percorso con tutti coloro che si riconoscono nella famiglia del riformismo italiano e che vogliono finalmente credere concretamente ad una rinascita di Rieti e della sua provincia».