Rieti Virtuosa: far rinascere l’area dell’ex Zuccherificio si può

Rivedere nascere l’area dell’ex Zuccherificio è possibile e noi cittadini aspettiamo da troppo tempo. E’ ora quindi che i soggetti in campo si muovano al piu’ presto perché è necessario ridare ossigeno all’economia locale e creare nuovi posti di lavoro. Questa amministrazione ed i proprietari dell’area devono quindi percorrere insieme l’unica via possibile per fare tutto questo subito: realizzare un progetto, con impegno del Comune a rilasciare “con la velocità della luce” tutti i permessi relativi, che sia fattibile nell’ambito di quanto previsto dal Piano regolatore generale. D’altra parte il proprietario, quando acquistò l’area, era ben cosciente delle cubature e della destinazione previste in quell’area. Quindi di che parliamo? Siamo convinti che al proprietario di un vero e proprio pezzo di città, nel pieno centro di Rieti, potrà venire in mente una soluzione altrettanto remunerativa (e meno devastante urbanisticamente) che realizzare un mega centro commerciale circondato da palazzine residenziali di numerosi piani, rispettando lo strumento di legge vigente e non rischiando da un lato di scontare le tempistiche pluriennali che le varianti ai piani regolatori possono comportare e dall’altro che il Tar si pronunci dichiarando l’illegittimità del bando dei piani integrati (infatti si è ancora in attesa della sentenza). Siamo sicuri che tutte le alternative possibili siano state prese in esame?

Quanto al tanto populismo che si sta sprecando in materia a fronte di pochissimi dati economico-statistici disponibili, vorremmo sapere, da cittadini che rispettano l’attività del privato imprenditore Coop Centro Italia che vuole investire nel nostro territorio ma che hanno anche a cuore il presente e il futuro dell’intero tessuto economico cittadino, se è stato valutato l’impatto sulle attività commerciali del centro di Rieti, comprese quelle dei diversi centri commerciali e supermercati presenti nel raggio di uno-due chilometri, della nascita di un nuovo polo commerciale. Insomma, chi, e con quali modalità di indagine, ha valutato in 7mila i consumatori aggiuntivi del nuovo centro commerciale previsto nell’ex Zuccherificio? Possibile che tutti questi reatini vadano attualmente a Roma o Terni a comprare giornalmente frutta e verdura, scarpe e vestiti, elettrodomestici e prodotti per la casa o il giardino? Non si rischia invece di dare il colpo di grazia ai tanti commercianti di Rieti e rendere più caotica la viabilità cittadina? Quello che chiediamo è di sapere se qualsiasi ragionamento tra amministrazione comunale, proprietari dell’area, compresa la questione della delibera di iniziativa popolare annunciata dalla presidente della Sezione Soci Coop Rieti Giuseppina Morosi per obbligare il consiglio comunale di Rieti ad esprimersi sul progetto del proprietario dei terreni dell’ex Zuccherificio, si sta basando su la regola del “chi urla o spaventa di più” o su dati concreti che guardino non al futuro di pochi mesi di lavoro in edilizia ma ad uno sviluppo dell’economia della città nel suo insieme e duratura nel tempo.

Insomma, quello che vorremmo da cittadini è, con rapidità, maggiore chiarezza sul disegno della città che questa Amministrazione ha intenzione di portare avanti e come intende utilizzare tutti gli strumenti urbanistici a disposizione, che possono mettere in moto l’edilizia e tutte le attività che potranno nascere da questo disegno.

La lezione della ZTL pensiamo debba servire proprio a questo, a far comprendere che non esistono scorciatoie e, come in quel caso era necessario propedeuticamente realizzare un Piano Urbano del Traffico adeguato alle esigenze di tutta la città, ora più che mai è necessario attuare delle varianti complessive al PRG non per sbloccare singole pratiche nate “storte”, ma per realizzare parcheggi di scambio e l’ingresso al centro storico (senza tunnel improbabilli), una viabilità che fluidifichi il traffico e consenta ai reatini di muoversi anche in bici e a piedi.