Rieti e il lavoro: tempi difficili

La Pasqua segna anche la fine del primo terzo dell’anno. Così abbiamo provato a fare il punto della situazione con don Valerio Shango, direttore dell’Ufficio Diocesano Problemi Sociali e Lavoro.

Don Valerio, vogliamo fare un bilancio di questi mesi?

Questi primi 4 mesi del 2014 sono stati terribili. La disoccupazione giovanile non accenna a diminuire e le aziende che continuano a chiudere. Ci sono troppi lavoratori umiliati nella loro dignità per l’incertezza sul loro futuro. Le vertenze si moltiplicano, ma i viaggi verso il Ministero dello Sviluppo Economico sembrano sempre più “inconcludenti”. E tante promesse sono state disattese dal mondo politico. Si direbbe incapace di tutelare il lavoro e di difendere i lavoratori nella nostra provincia.

Sono tutti problemi su cui la diocesi sembra voler mantenere alta l’attenzione…

La nostra Diocesi continua ad esprimere solidarietà e vicinanza spirituale a tanti uomini e donne, ai giovani alle famiglie. In tanti ci hanno cercato per far sentire la loro disperazione. Il problema centrale rimane il lavoro. E se non è per sé è per i propri figli. Per tantissime persone il futuro è pieno di incertezze e di oscurità. Noi cerchiamo di fare tutto il possibile, ma a volte si rimane senza risultati tangibili.

E alla difficoltà delle famiglie va affiancata quella delle imprese

Certo, gli imprenditori non solo subiscono la crisi generale, ma sono anche tartassati dallo Stato. Quindi non si muovono più. Viviamo una sorta di perenne attesa. Il mondo politico continua ad annunciare sgravi fiscali sulle imprese, aiuti alla creazione del lavoro. Ma di tutto questo, non abbiamo ancora visto niente in questi primi 4 mesi del 2014. Non c’è da perdere la speranza, ma questa non zittisce in alcun modo la crisi che morde il nostro territorio.

Alcune crisi rimangono centrali

È inevitabile. Il caso Schneider Electric è addirittura esemplare. Oramai si parla di fare lo “spezzatino” dell’azienda. Il resto è composto da “incentivi” a rinunciare al lavoro e Cassa integrazione straordinaria, forse fino a maggio 2015. Noi, abbiamo sperato che tutti insieme avremo tutelato il lavoro qui a Rieti. Ma evidentemente qualcosa non ha funzionato.

Nel frattempo è emersa la strana situazione dell’Enterprise

Sì, abbiamo incontrato i 17 lavoratori della fabbrica delusi dall’imprenditore Francesco Verolino. Ha chiuso e non partecipa nemmeno più alle riunioni presso la Regione Lazio. Si direbbe che per loro l’unica possibilità di riscatto sia iniziare un cammino nuovo. Ma ci vuole l’aiuto del MiSE. Nei volti di questi lavoratori ho visto tanta dignità, tanto coraggio. E la voglia di andare avanti, di lottare. Hanno la famiglia, un mutuo da pagare… non si possono permettere di stare a casa.

Anche il sindacato si direbbe in difficoltà

Apprezziamo quello che i Sindacati riescono a mettere insieme per rallentare l’agonia molte realtà. Sono tempi difficili anche per loro. Ma non tutto è da buttare. La crisi potrebbe risultare un’opportunità. Potrebbe offrire l’occasione per un rinnovamento della impostazione dell’impegno sindacale in Italia. Ci vuole molta forza per riaffermare l’indipendenza del Sindacato. Oggi è fondamentale lavorare con molta trasparenza e verità accanto ai lavoratori. Si sentono traditi da un po’ tutte le istituzioni. Ci vorrà un grande sforzo per riconquistare la loro fiducia.

Ma in mezzo a queste difficoltà non c’è nulla che vada bene?

Ho accarezzato un po’ di gioia e di contentezza presso la Cooperativa Puntidivista. Sono 13 donne dedicate al loro lavoro, tutte compatte e piene di dignità. Un piccolo segnale che invita a non perdere la speranza. Anche perché noi cristiani sappiamo che il Signore Risorto è capace di spezzare le catene di indifferenza, di egoismo e di superbia che segnano in negativo le nostre Istituzioni o chi dovrebbe tutelare il “bene comune”. Il mistero della Resurrezione si alimenta dell’Amore di Dio. È una forza che può anche sostenere la ripresa delle aziende, confortare i lavoratori, guidare i politici e i sindacati… sempre che tutti aprano il cuore alla solidarietà, alla speranza e alla carità!