Rieti, “Sentinelle in piedi” e pensierofobia

Non so se il cosiddetto Ddl Scalfarotto sull’omofobia verrà approvato dal Parlamento nella forma attuale, rischiando di ostacolare la libertà di espressione ideale o religiosa.

Ma a sentire e leggere certi commenti sulla prossima iniziativa a Rieti delle “Sentinelle in piedi debbo riconoscere che hanno ragione a manifestare in modo pacifico e originale in difesa della libertà di pensiero.

Non appena ha iniziato a circolare la notizia che se ne sarebbero state silenziosamente in piazza Mariano Vittori a leggere un libro, c’è chi si è augurato di vederle travolte da una tempesta di fulmini, chi si è ripromesso di ricoprirle di sputi, chi dice di non vedere l’ora di poterle insultare.

Magari non succederà nulla: potrebbe trattarsi del solito povero sfogo sulla tastiera del computer di qualche frustrato, al comodo riparo dello schermo.

Ma questo non cambierebbe di molto la domanda: chi sono i «mostri carichi d’odio, repressi, razzisti e ignoranti?»