Rieti, salta il consiglio comunale: tutte le veline!

Questa mattina è saltata la seduta del consiglio comunale di Rieti. La maggioranza non si è presentata in aula contestando uno dei temi, quello su Risorse Sabine. All’ordine del giorno anche la selezione pubblica per la scelta della figura del direttore generale di Asm Spa e lo scambio gomma-rotaia sulla Rieti-Roma.

Questa la nota ufficiale della maggioranza, diffusa dall’Ufficio Stampa del Comune di Rieti

Nel precisare che le problematiche poste all’odg del Consiglio Comunale odierno non sono di stretta competenza dell’Ente Comune di Rieti, e afferiscono all’attività di un’altra Istituzione locale che non ha bisogno di alcuna supplenza, l’intera maggioranza non intende comunque eludere la trattazione delle questioni richiamate ritenendo occupazione e mobilità temi di primaria importanza in un territorio già pesantemente colpito da ataviche difficoltà che il lungo periodo di crisi ha fortemente accentuato.

Tanta è la consapevolezza della difficile situazione sul versante del lavoro che già da mesi il centrosinistra alla guida di Comune, Provincia e Regione, ha con forza tentato di individuare nelle pieghe della legislazione vigente credibili soluzioni ai problemi.

Non intende oggi affidarne la trattazione ad un ulteriore dibattito consiliare (considerati i due consigli provinciali tenuti sul tema e la circostanza che ben 5 consiglieri comunali siedono nell’assise provinciale) che, da una parte, lascerebbe spazio ad una mera strumentalizzazione e da un’altra sarebbe vuoto, quanto sterile, esercizio propagandistico.

È tanto forte invece la volontà di approfondire le questioni relative, in particolar modo, al destino dei lavoratori di Risorse Sabine in modo concreto e realistico che, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro che veda la presenza di forze sindacali, rappresentanti dei lavoratori e istituzioni tutte, già nel pomeriggio di oggi si aprirà il confronto con forze sindacali, lavoratori e istituzioni.

Poco dopo un’altra nota ha reso noto che il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, ha ricevuto in Comune una delegazione di lavoratori di Risorse Sabine srl e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil di categoria

Nel corso dell’incontro la delegazione ha chiesto al sindaco di farsi promotore di un’iniziativa istituzionale che consenta la riapertura del dialogo con Provincia e Regione dopo l’interruzione delle trattative intervenuta nel mese di marzo.

Nello specifico le organizzazioni sindacali hanno ribadito le richieste di soluzione dei problemi occupazionali venutosi a creare a seguito della messa in liquidazione della società e il conseguente licenziamento dei 106 lavoratori.

Il sindaco facendosi carico di tali istanze ha garantito ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali di assumere l’impegno a convocare oggi stesso un tavolo istituzionale alla presenza di Prefettura, Regione, Provincia e dei rappresentanti in Parlamento dove, convenendo con le richieste dei sindacati, dovrà porsi la questione più complessiva del ruolo del territorio rispetto a sviluppo e occupazione.

A stretto giro è arrivata la nota dei consiglieri di minoranza Andrea Sebastiani, Antonio Perelli e Luigi Gerbino

Sono decisamente tempi duri, questi, per l’Amministrazione Petrangeli: il calo del consenso oltre allo “schiaffo” rifilatogli dalla Segretaria Comunale fanno evidentemente diventare nervoso il Sindaco del mancato cambiamento.

Ne è prova l’ennesimo sterile comunicato stampa pubblicato dall’Amministrazione sul sito istituzionale, il quale ormai somiglia sempre di più ad un social network ad uso esclusivo della maggioranza che un contenitore di informazioni a servizio dei cittadini.

E’ singolare definire un vile attacco politico il riferire quanto emerge da atti a firma di un segretario comunale nominato proprio dallo stesso primo cittadino e non “avuto in eredità” dalla precedente Amministrazione.

Forse, nell’interpretazione di Petrangeli è vile tutto ciò che non risulta gradito.

Se nell’entourage del Sindaco ci fosse qualcuno in grado di comprendere (prima) e spiegargli (poi) la gravità delle affermazioni contenute nel report della Segretaria, probabilmente Petrangeli capirebbe che di risibile e puerile c’è solo il tentativo di giustificare il suo fallimento amministrativo.

Questa volta il Sindaco per tentare di cavarsi dall’impaccio lancia un nuovo slogan; così dopo i grandi classici “E’ colpa delle precedenti Giunte” e “Abbiamo fatto la rivoluzione mettendoci del nostro”, delizia i suo fans con una nuova hit: “Siamo un Comune in procedura antidissesto” (per cui tutto è ammesso senza vincoli di norme).

Peccato però che a leggere con attenzione i testi di legge non si rintracci in nessun paragrafo, articolo o comma la possibilità per un Comune in pre-dissesto di eludere apertamente le norme sui contratti pubblici firmando proroghe illegittime o violando quelle sulla trasparenza ritardando la pubblicazione degli atti.

Così come non è consentito spacchettare gli appalti per affidare servizi e forniture sempre alle stesse ditte o invocare sistematicamente l’urgenza per fare continue proroghe evitando di fare bandi di gara pubblici.

Viene forse da chiedersi se non sia vero proprio il contrario ossia che un Comune in pre-dissesto debba invece essere di specchiata moralità, come la “moglie di Cesare”.

Da parte sua il movimento civico Alleanza per Rieti parla di “Sospendere e rivedere lo scambio gomma/rotaia a Fara Sabina e potenziare il parco macchine Cotral nonché il collegamento ferroviario via Terni/orte”

Da qualche mese a questa parte, l’agenda politica locale è stata finalmente interessata dai problemi riguardanti le condizioni del trasporto pubblico, con particolare riguardo al collegamento tra Rieti e la Capitale, di cui è stato interessato il consiglio comunale reatino.

In tal senso, Alleanza per Rieti ha mostrato in tempi non sospetti e al riparo da ogni possibile strumentalizzazione politica, il doveroso interesse per tale questione, interloquendo con i comitati civici dei pendolari ed i lavoratori interessati.

Infatti, sono state sollecitate e realizzate diverse discussioni presso il Cotral Spa, alla presenza dei rappresentanti istituzionali del territori cui sono seguite una visita della dirigenza di questa Azienda presso il deposito cittadino, nonché un incontro pubblico in sala consiliare nello scorso mese di marzo con i vertici politico/amministrativi della Regione

In questa sede, tuttavia, Alleanza per Rieti ha premura di sottolineare, nuovamente, come la scelta da ultimo adottata dalla Regione Lazio circa lo scambio gomma/rotaia per la tratta Rieti – Roma, ancora in fase sperimentale, debba essere assolutamente sospesa e rivisitata in ragione delle attuali modalità applicative.

Infatti, pur apprezzando lo spirito innovativo di questa soluzione, si ritiene che sia innanzitutto necessario dotare la stazione di Fara Sabina di tutte le infrastrutture necessarie per una idonea accoglienza dei pendolari, secondo quanto peraltro previsto dal Piano di mobilità regionale licenziato dalla Giunta Zingaretti.

Peraltro, la sperimentazione stessa dovrebbe essere effettuata durante in giorni feriali e non in quelli festivi, per valutarne effettivamente i risultati.

Inoltre, è necessario rinnovare il parco degli automezzi in dotazione ai depositi Cotral provinciali, attraverso un reperimento di nuovi autobus anche con strumenti quali l’affitto o l’acquisto in leasing degli stessi, in attesa dell’esperimento di una gara di acquisto, secondo le vigenti normative.

In più, occorre razionalizzare i flussi di transito sulla direttrice via salaria, rendendoli più snelli e veloci, ma assolutamente confacenti alla mutate esigenze dell’utenza, in crescente e preoccupante aumento.

In ambito comunale, è opportuno facilitare il parcheggio dei tanti fruitori dei mezzi pubblici verso Roma e le altre località limitrofe, pure con una convenzione con la concessionaria Saba Italia Spa, ovvero, se possibile, rendendo fruibili parte degli stalli ubicati in Piazza Berlinguer, antistante il parcheggio della Stazione cittadina.

Infine, è auspicio di Alleanza per Rieti che venga potenziato il collegamento ferroviario con Roma attraverso il passaggio attraverso Terni ed Orte, con il coinvolgimento, soprattutto in termini economici, degli enti di governo provinciale e regionale del Lazio e dell’Umbria, competenti in materia di trasporti.

In questa prospettiva, si ritiene che devono essere ancora di più coinvolte le varie associazioni dei pendolari operanti nel territorio reatino e provinciale, nonchè le OO.SS. di categoria soprattutto per l’esperienza diretta e le ragionevoli proposte di soluzione ad ogni problema.

La minoranza ha poi rilanciato con una seconda nota firmata dai consiglieri Sonia Cascioli (FdI –AN) – Andrea Sebastiani (Rieti che Sviluppa) – Luigi Gerbino (FI) Antonio Perelli (NCD) – Lidia Nobili (FI) – David Festuccia (Lista Città Nuove) – Walter Sabetta (Grande Sud)

In aula consiliare stamattina avrebbe dovuto tenersi il dibattito sui 3 ordini del giorno presentati dall’opposizione: Risorse Sabine, Interscambio gomma rotaia e selezione del Direttore generale Asm Spa. Presenti in Aula i lavoratori di Risorse Sabine e due soli consiglieri di maggioranza.

Al secondo appello delle 10.30 non si è presentato più neanche il Sindaco. Tra i grandi assenti, anche il Vice Presidente della Provincia e i consiglieri provinciali e comunali Arianna Grillo e Berardino De Marco che, guarda caso in occasione del consiglio Provinciale avevano già votato favorevolmente per la messa in liquidazione di Risorse Sabine!

Alla banale quanto patetica affermazione dei gruppi consiliari di maggioranza circa il fatto che le tematiche poste in votazione non sono di diretta competenza dell’amministrazione comunale noi rispondiamo che evidentemente questa politica ha abdicato al proprio ruolo rinunciando ad assumersi degli impegni chiari di fronte ai cittadini da perorare poi sui tavoli della loro filiera politica che governa Provincia e Regione.

Il problema di 107 lavoratori messi alle porte, piuttosto che il pendolarismo tra mille peripezie di tanti lavoratori e studenti o ancora un’azienda partecipata dal Comune al 60%, sono tutte problematiche che meritano di essere derubricate a questioni di mera natura formale piuttosto che bollate di strumentalità. Dunque, ciò che non piace a questa maggioranza non deve essere discusso in aula, non ci si deve confrontare né con i cittadini, meno che mai con la minoranza: a proposito di “Je suis Charlie”!

Sui fatti scomodi bisogna, invece, tacere o discuterne nel dietro le quinte di qualche cosiddetto “tavolo”, per usare una parola che piace tanto al centro sinistra. Del resto questa classe politica è impegnata ormai in maniera sempre più evidente solo a garantire la propria sopravvivenza, tra un braccio di ferro e l’altro, percependo la propria indennità il 27 di ogni mese e intenta a riassicurarsi le poltrone anche nel prossimo futuro con poche grandi manovre pre-elettorali da qualche centinaia di migliaia di Euro.

E i cittadini di Rieti? I lavoratori? I pendolari? E tutti coloro che sono al di fuori da certi cerchi magici che con mille difficoltà cercano di arrivare a fine mese e di garantire un futuro alla propria famiglia? A chi interessa?

Questo Sindaco e la sua allegra brigata non hanno neanche avuto il pudore di mostrare rispetto presentandosi in aula stamattina al cospetto dei cittadini presenti, magari per poi bocciare i nostri ordini del giorno, come evidentemente hanno sempre fatto in passato senza alcuna remora. Ma non bisogna disturbare il grande manovratore in tutt’altre faccende affaccendato!

Non manca il commento del sindacato con una nota dalla Cgil firmata da Antonio Polidori

Rieti sembra tornare a guardare in faccia la realtà, con la vicenda del Consiglio Comunale annullato che aveva a l’ordine del giorno la vicenda di Risorse Sabine e dello scambio rotaia gomma del collegamento con Roma, purché alle parole seguano i fatti, si torna a fare quello che andrebbe fatto, sempre: c’è un problema? Occorre una soluzione.

E la soluzione, quasi mai, è il risultato di un esercizio spirituale o l’illusione del “one man show”, che poi qui da noi si traduce nel “faccio tutto mi”, ma la paziente ricerca del consenso, il confronto ed il rispetto.

E’ chiaro che questa ricerca fa correre il rischio di arrivare a delle conclusioni sgradevoli, soprattutto per il POTERE, il potere dei pochi nei riguardi dei molti.

Prendete ad esempio la questione della “riforma” Fornero, che, mi pare, un “ente morale” come la “Corte Costituzionale” ha decretato illegittima per alcuni versi; illegittima, cioè in contrasto con la Carta Fondamentale dell’Italia, la Costituzione Repubblicana.

Anche qui, coincidenza dei tempi, ancora nessuno si è spinto a dichiarare folle il fatto che, uno che ha versato soldi ad un fondo pensioni,  contributi per tutta la vita lavorativa, per almeno 43 anni, si rassegni ad avere una pensione da fame per i giorni che gli restano da campare passati i 67 anni; ve lo immaginate un macchinista delle ferrovie, o un medico anestesista, o un conducente di autobus, o un professore insegnante a 67 anni, al lavoro?

O forse più semplicemente prima o poi dovremo affrontare il tema della redistribuzione della ricchezza? Prendere semplicemente atto che non possiamo permetterci di mantenere Elettra Lamborghini ed i suoi simili e, consapevolmente, immaginare che nell’interesse di tutti, occorre che chi più ha, chi più possiede, debba rinunciare ad una parte del proprio lusso, (che poi li annoia) e far si che anche un povero, uno squallido, un semplice operaio trovi diritto di cittadinanza e dignità in questa nostra società?

Ecco un po’ di quello che sta succedendo a Rieti, dopo aver svenduto un po’ di tutto, in cambio di qualche posto di potere, oggi tocca un attimo mettersi seduti, con pari dignità, e immaginare come se ne esce.

Arrivano nel pomeriggio le dichiarazioni su Risorse Sabine del Presidente della Provincia, Giuseppe Rinadi

“Ringrazio il sindaco di Rieti per l’interessamento e gli sforzi che sta mettendo in campo sulla vicenda di Risorse Sabine. E’ però doveroso precisare che  non c’è  stata nessuna interruzione del dialogo con Provincia e Regione per trovare una soluzione alla vertenza. Allo stato attuale, con una situazione economica finanziaria dell’Amministrazione provinciale con un deficit che potrebbe non consentire addirittura la chiusura del suo bilancio e con un quadro normativo che non lascia margini di manovra, la messa in liquidazione è stato un atto obbligato che io stesso, sotto la mia personale responsabilità, ho provato con ogni mezzo a scongiurare  procrastinandolo ben oltre i limiti che la legge mi imponeva, nell’ottica di cercare tutte le soluzioni possibili per salvare la situazione. Oggi, in assenza di concrete possibilità per assicurare alla società una prospettiva pluriennale attraverso un serio piano industriale e con la situazione attuale della provincia, norme di legge e giurisprudenza costante della Corte dei Conti sulle società partecipate, confermano che non vi sono purtroppo più margini per soluzioni diverse da quelle che, a malincuore,  sono state adottate. Rimaniamo comunque disponibili a tavoli di confronto dove nuovamente spiegare la situazione come sempre fatto in questi lunghi mesi di proteste e confronti con lavoratori e sindacati sia in Provincia che nei numerosi tavoli regionali”.