Rieti, ma non doveva venire… Obama?

Lo scrivevamo circa due mesi fa: «Barak Obama a Rieti, in visita nel centro d’Italia, sulle orme dei grandi leader della politica locale e, soprattutto, per incontrare gli studenti delle scuole, il personale docente e i genitori dei ragazzi».

All’epoca pareva dovesse arrivare insieme ad un altro grande capo di Stato, uno che di solito veste tutto di bianco e parla con un vago accento sudamericano. La notizia, apparsa sulle migliori testate, fece trepidare la città.

Erano attesi entro la fine del «mese elettorale di maggio». L’idea di massima era quella di accogliere il presidente a stelle e strisce utilizzando «lo stadio Centro d’Italia» a causa «delle gran folle che comunque il premio Nobel mobilita».

Ovviamente vi sarete accorti che le elezioni sono passate, ma di Obama non s’è vista neppure l’ombra. Eppure la fonte della notizia era affidabile: la comunicazione della visita del Presidente degli Stati Uniti, fonte Segreteria di Stato U.S.A.(!), era «giunta via e-mail dal Ministero degli Interni che l’ha poi girata all’Ufficio scolastico provinciale che a sua volta ha provveduto a inviare una circolare a tutti i presidi di istituto per informarli dell’evento e perché ognuno si organizzi al meglio per preparare i ragazzi all’incontro».

Ma non disperiamo: le stesse fonti ben informate offrivano l’alternativa di settembre. Quindi rimaniamo in trepidante attesa.