Rieti, manca il piano di Protezione Civile. Colpa della burocrazia?

A due settimane dalle ultime scosse di terremoto torniamo sul tema della mancata approvazione del Piano di Protezione Civile da parte del Comune ascoltando in merito l’assessore Antonio Boncompagni che dice: «è da luglio del 2009 che attendo la validazione del Piano»

Andiamo con ordine assessore.

È molto semplice. Nel 2008 con una delibera di Giunta si decise di dare incarico, con regolare gara, ad un ente esterno che avrebbe dovuto redigere un Piano di Protezione Civile per il Comune di Rieti. A vincere fu una società di Forlì che lo riconsegnò nel giugno del 2009. A quel punto provvidi immediatamente a trasmettere l’elaborato all’ufficio comunale competente affinché venisse validato per poi approdare in commissione e a seguire in consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Ed invece?

Invece aspetto con molta pazienza che il dirigente certifichi il Piano di Protezione Civile per poi poter dare inizio ai lavori per l’approvazione definitiva.

Tempi della burocrazia lunghi va bene. Ma sembra che qui si stia esagerando.

Ad oggi non ho uno strumento per rispondere alle criticità e tanto meno ai cittadini. Aspettiamo settembre e poi vediamo come muoverci. È ora che i tempi vengano accelerati.

Lo speriamo tutti.

È un peccato perché si era recuperato tutto il terreno perduto nell’ambito della protezione civile ed ora dopo tre anni siamo ancora fermi. Io sono un politico e non un tecnico e quindi spetta al dirigente apporre le firme necessarie. Serve un Piano di protezione Civile comunale e subito. Io comunque, lo ripeto, sono in paziente attesa. Anche se non ancora per molto.

2 thoughts on “Rieti, manca il piano di Protezione Civile. Colpa della burocrazia?”

  1. Marco

    Incredibile!! ma come è possibile che siamo ridotti a questo punto? Qui ci sono gli estremi dell’omissione di atti d’ufficio…

    1. Marco

      Aggiungo: vista la situazione creatasi, l’Assessore Boncompagni dovrebbe, come atto di onesta intellettuale, rimettere la delega alla protezione civile nelle mani del Sindaco, visto l’impossibilità oggettiva di adempiere al proprio mandato. La sicurezza dei cittadini è una cosa seria.

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