Rieti, i disabili… e la gimkana

Se per un cittadino normale affrontare i mille ostacoli che si incontrano nelle vie cittadine diventa un’impresa ardua, per i disabili la situazione è decisamente peggiore. Non è la prima volta che alcuni di loro segnalano a «Frontiera» situazioni al limite. Questa volta ad inviare una richiesta di aiuto è Mariano Gatti, presidente dell’Atev e che da tempo si batte per rendere un po’ meno difficile la vita a chi deve i conti con la disabilità

Tante, troppe, le barriere architettoniche in un città come Rieti dove muoversi a volte diventa quasi impossibile. Per Mariano la situazione è diventata insostenibile. Ogni giorno, infatti, per rientrare a casa, deve inventarsi una gimkana che gli permetta di raggiungere il portone del suo palazzo. Questo perché sistematicamente ci sono autovetture parcheggiate con il muso sul marciapiede tanto da impedire il passaggio della carrozzella.

«Non è un problema – spiega Mariano – che riguarda soltanto noi disabili, ma anche cittadini comuni come per esempio le mamme con carrozzine e passeggini che, in tantissime vie, trovano il marciapiede occupato da automobilisti incivili che bloccano il passaggio. Credo sia arrivato il tempo che la civiltà diventi un segno tangibile anche nella nostra città. Soprattutto da parte di chi se ne infischia del prossimo».