E a Rieti una Gmg parallela

Un pizzico di spirito “brasileiro”, di entusiasmo “carioca”, ha contagiato anche chi a Rio non è andato ma ha voluto ugualmente unirsi spiritualmente alle miriadi di giovani radunati attorno a papa Francesco. Una trentina i reatini (di alcune parrocchie della città e dintorni, più una rappresentanza della vicaria di Borgorose) che hanno accolto l’invito della Pastorale giovanile diocesana a vivere un momento di preghiera, festa e condivisione parallelamente alla Gmg di Rio de Janeiro. Raduno a Regina Pacis, da cui, dopo una breve invocazione in chiesa, sotto la guida di don Roberto, si è snodata una singolare processione: seguendo la croce “addobbata” con una delle magliette con il logo della Gmg (indossate pure dai partecipanti), il piccolo corteo inneggiante a suon di canti tipici dei ritrovi giovanili ha percorso la pista ciclabile che attraversa la Piana reatina, raggiungendo la parrocchiale di Chiesa Nuova.

Qui l’accoglienza delle suore e dei generosi operatori di S. Barbara in Agro era pronta a offrire un gradito ristoro: ma prima di sollazzarsi con ottima pasta al pomodoro e fragrante pizza appena sfornata, ci si è raccolti in preghiera nel santuario che custodisce il prezioso Crocifisso caro alla beata Colomba da Rieti. Dinanzi all’eucaristia esposta, un intenso momento di preghiera e meditazione scandito da brani di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che, nei messaggi o nelle omelie, hanno caratterizzato le ultime edizioni dei raduni internazionali per le Gmg. Poi tutti a cena nel cortile, raggiunti presto da diversi sacerdoti e altri adulti che hanno voluto unirsi. Dopo un po’ due minibus hanno condotto un’altra quindicina di giovani provenienti dalla parrocchia di S. Bernadette Soubirous di Roma: il gruppo giovanile, proveniente dalla capitale, zona di Colli Aniene, si trovava infatti nella valle reatina, ospite al santuario di Poggio Bustone per un camposcuola, e saputo dell’iniziativa ha voluto raggiungere S. Barbara in Agro per unirsi alla serata.

Reatini e romani si sono così lanciati nell’animazione: bans e canzoncine, danze e girotondi nel piazzale, aspettando la mezzanotte per seguire, sul maxischermo collegato al televisore sintonizzato sulla diretta di Tv 2000, la veglia di Copacabana: la notte nella Piana ha gettato un ponte col lontano Brasile, permettendo a chi era qui di sentirsi in qualche modo presente al suggestivo raduno carioca. Un po’ di riposo in sacco a pelo, colazione al risveglio e poi di nuovo in chiesa per l’eucaristia domenicale: a celebrarla, il vescovo monsignor Lucarelli, che ha invitato i partecipanti a far tesoro del forte invito a rendersi evangelizzatori che la Gmg ha rilanciato a tutti i giovani discepoli di Cristo.